Il 30 Marzo le sale italiane accolgono The Most Beautiful Day – Il giorno più bello. Seconda pellicola del regista, sceneggiatore e attore tedesco Florian David Fitz, distribuita nel nostro Paese da Nomad Film Distribution. La trama fa rientrare il film nei road movie di nuova generazione, lo stile mischia il dramma alla leggerezza e all’ironia.
I due attori principali sono lo stesso Florian David Fitz e Matthias Schweighöfer. Sono capaci di caratterizzare personaggi con una personalità complessa che vivono una circostanza straordinaria come quella della malattia terminale. La pellicola si ispira ad un fatto realmente accaduto ed è in grado di avvicinare il pubblico con un ampio spettro di emozioni.
Trama
Andi (Matthias Schweighöfer) e Benno (Florian David Fitz) scoprono entrambi di avere ancora pochi mesi di vita. Si conoscono nella clinica in cui dovrebbero trascorrere gli ultimi giorni della loro esistenza: il primo è un pianista (con tutti i caratteri dell’artista sofferente), il secondo un ‘vitellone’, un perditempo che non ha mai smesso di giocare.
I due decidono di evadere dalla clinica e partire per un viaggio alla ricerca del loro giorno più bello, destinazione Africa. Non ci sono biglietti aerei, maratone di charity e fund rising per realizzare il progetto. I protagonisti racimolano i soldi e partono in macchina verso il continente nero. Andi, ipocondriaco sensibile, si troverà a combattere contro le sue paure; mentre, Benno segretamente cerca di trovare l’occasione per fare i conti con il passato. Il risultato è una commedia con toni tragici.
On the road 2.0
Il film è un on the road di nuova generazione. I protagonisti non scappano braccati dalla polizia e non utilizzano il viaggio per segnare il passaggio dall’adolescenza all’età adulta. Si mettono sulla strada alla ricerca di un lampo di felicità, ben consapevoli che la morte, il nulla o forse un’altra vita sono lì dietro l’angolo.
La sceneggiatura è stata ispirata da un episodio realmente accaduto. Come racconta Florian David Fitz: “Ho incontrato un uomo che, dopo aver scoperto di essere malato di cancro, ha chiesto un prestito di 30.000 marchi alla sua banca e ho portato questa circostanza all’esasperazione. Visto che ho sempre voluto fare un film con Matthias, ho inventato una seconda figura che potesse condividere col protagonista la sua avventura”.