Può succedere, la mattina, di svegliarsi non sentendosi completamente riposati, una brutta sensazione i cui effetti possono prolungarsi anche per l’intera giornata successiva. Se si tratta di un fenomeno raro o transitorio, non c’è da preoccuparsi ma se la cosa si dovesse ripetere con una certa costanza è il caso di approfondire. Ci sono, infatti, alcune patologie i cui sintomi possono essere intercettati proprio al risveglio, quindi saperli riconoscere permette di fare diagnosi precoci preziose per mettere a punto i migliori trattamenti.
Gli esperti, del resto, sottolineano come un sonno di qualità per almeno sette ore a notte sia fondamentale per una vita sana e attiva. Eppure, i dati evidenziano che un numero sempre maggiore di persone fatichi a riposare o, appunto, si svegli già stanco o con alcuni sintomi specifici. È importante, quindi, prestare attenzione sia a come si dorme sia al modo in cui ci si sveglia, cosa che molti invece sottovalutano o non considerano affatto. Come ci si sente al risveglio, infatti, può suggerirci che il nostro fisico non sta bene e fra i segnali più preoccupanti c’è la sete.
Svegliarsi spesso con la bocca secca e lo stimolo della sete può rivelare un disturbo del sonno anche molto grave, ovvero l’apnea notturna. Questa comporta l’interruzione del regolare ritmo di respirazione ed è connessa anche a russamento, irrequietezza, insonnia e stanchezza diurna. Oltre a ciò, chi soffre di apnee incorre nel rischio di pressione alta, malattie cardiache e ictus, quindi è bene ricorrere al proprio medico per monitorare lo stato di salute generale.
Nel complesso, poi, svegliarsi spesso assetati e con la bocca asciutta può essere sintomo di diabete, infezioni da lieviti o morbo di Alzheimer. Per non parlare delle conseguenze che la secchezza orale può avere su senti e gengive, con una cattiva igiene della bocca. Una cura adeguata del sonno, infatti, migliora la qualità del riposo e salvaguardia il fisico da patologie e complicazioni più gravi.