Troppo caldo in ufficio? Ne beneficia il tuo cervello

Se la temperatura dell’ufficio è troppo calda, non lamentatevi: le donne lavorano meglio e sono più produttive: ecco perché è meglio accontentarle

28 Maggio 2019

Sarà un cliché trito e ritrito ma è la verità: le donne soffrono il freddo molto più degli uomini (sapete però perché si dice “freddo cane”?) poiché, come diversi studi hanno chiaramente appurato, la loro temperatura corporea è minore rispetto a quella maschile e percepiscono 2,5 gradi in meno. Così in ufficio non è raro che si metta in scena la battaglia dei sessi per avere il controllo del termostato che in genere è regolato “su una formula vecchia di decenni che utilizza i tassi metabolici degli uomini”, come ha stabilito una ricerca del 2015.

Eppure, per mantenere il quieto vivere tra colleghi e un volume di affari alto, è meglio accontentare le donne (ecco quando hanno più freddo e perché alzano sempre la temperatura del termostato) poiché è stato scientificamente provato che sono più produttive sul posto di lavoro. Questa scoperta che potrebbe rivoluzionare le dinamiche interne degli uffici si deve ad una ricerca condotta da Tom Chang e Agne Kajackaite del Centro di scienze sociali di Berlino WZB in Germania e pubblicata sulla rivista PLOS ONE da cui si evince che, in effetti, le donne ottengono performance migliori e risultati più elevati in mansioni legate alla logica, alla matematica o verbali, se in un ambiente con temperature alte.

Per arrivare a questa conclusione, sono stati osservati 543 tra studenti e studentesse a temperature che oscillavano tra i 16 e i 32 gradi: ad ognuno di loro sono stati assegnati tre lavori – uno matematico, uno verbale e uno detto “riflessione cognitiva” dove la risposta più intuitiva è sbagliata. Ebbene è emerso che l’ultimo test non è stato in alcun modo influenzato dai cambi di temperatura, mentre gli altri sì: in particolare, se per gli uomini è sembrato aver luogo un aumento quasi trascurabile delle prestazioni a temperature basse, per le donne è successo l’opposto, ma in modo decisamente più massiccio.

Tom Chang, professore associato di economia aziendale e finanziaria presso la Marshall School of Business della USC, ha commentato: “Quello che abbiamo scoperto è che non è solo se ci si sente a proprio agio o no, ma che le proprie prestazioni su cose importanti – in matematica, a livello verbale, e lo sforzo per ottenere un buon risultato – sono influenzate dalla temperatura”.

In effetti le donne al calduccio si sono maggiormente prodigate per fornire più risposte ai test impegnandosi più a fondo. Insomma, se volete avere il premio di produzione a fine anno è meglio che le vostre colleghe non sentano freddo!

 

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