Troppo ghiaccio da Starbucks. Questo è il motivo per cui la signora Stacy Pincus, di Chicago, ha deciso di fare causa alla nota catena di caffè americana. La donna sostiene che Starbucks inganna i clienti riguardo alla quantità di bevanda contenuta nei bicchieri ghiacciati. In particolare, nel formato “Venti”, che dovrebbe contenere 24 once di bibita, se ne trovano solamente 14 once, mentre la parte rimanente è riempita con il ghiaccio. Troppa differenza quindi, tra quanto pubblicizzato e quanto realmente servito agli avventori. Starbucks ha invece dichiarato alla CNN, attraverso il suo portavoce Jamie Riley, che ritiene la causa totalmente infondata.
Sostiene infatti, che il ghiaccio è un componente essenziale all’interno dei Cold Drink e che clienti si aspettano di trovarne in grande quantità. Afferma, inoltre, che in caso di insoddisfazione, la politica di Starbucks è di preparare una nuova bevanda seguendo quanto richiesto dal cliente. In sostanza, per la famosa catena di ristorazione, Stacy Pincus sta solamente cercando un pretesto per guadagnare soldi in modo facile. La querelante, dal canto suo, pensa che dovrebbe essere Starbucks a proporre formati più in linea con quanto pubblicato sul menù, servendo la giusta quantità di bevanda a tutti.
Non è la prima volta che Starbucks viene citato in giudizio a causa dell’insoddisfazione di un cliente. Nel 2012, un poliziotto del South Carolina, aveva fatto querela a causa di un caffè troppo caldo che gli aveva provocato ustioni e vesciche. Il coperchio del caffè si era staccato e la bibita gli si era rovesciata addosso. L’evento traumatico, aveva suscitato un enorme stress nel poliziotto, tanto da causargli la comparsa del morbo di Chron che lo costrinse a rimuovere chirurgicamente gran parte dell’intestino.
E’ di questi giorni la notizia che la causa si è risolta con la vittoria del cliente. All’agente Raleigh spettano circa 50.000 dollari di risarcimento, comprensivi di danni morali. Negli Stati Uniti questo tipo di cause non sono una novità. Inoltre, poiché negli U.S.A. è prevista un’apposita legge a tutela dei consumatori che consente le azioni legali di gruppo, la signora Pincus potrebbe trovare in altri clienti Starbucks, sostenitori disposti ad aiutarla a vincere la causa, imponendo al colosso di ridurre drasticamente la quantità di ghiaccio inserita nei bicchieri o di modificare i menù.