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Trovato il testamento di Alessandro Magno, 2300 anni dopo

Duemila anni dopo la sua morte, uno studioso avrebbe ritrovato il testamento di Alessandro Magno, con le ultime volontà del condottiero

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Il testamento di Alessandro Magno sarebbe stato ritrovato 2300 anni dopo la sua morte. Un esperto londinese sostiene infatti di aver portato alla luce i desideri morenti del re macedone scritti in un antico testo che è stato nascosto in bella vista per secoli. Nel testamento erano indicate le ultime volontà di Alessandro Magno e i suoi piani per il futuro dell’impero greco-persiano. Il condottiero aveva indicato, con precisione, come voleva essere seppellito, ma soprattutto chi avrebbe ereditato la sua potenza e fortuna.

Il testamento sarebbe contenuto in un antico manoscritto noto con il nome di “Alexander Romance”, un libro di favole che racconta le gesta mitiche di Alessandro Magno, realizzato nel secolo dopo la sua morte. Le favole contengono frammenti storici e preziose informazioni riguardo le campagne di Alessandro nell’impero persiano.

Gli storici sono convinti che l’ultimo capitolo di questo romanzo ospiti un pamphlet politico che rappresenterebbe le ultime volontà di Alessandro Magno. Secondo David Grant il testamento sarebbe rimasto segreto sino ad oggi per questioni politiche, come svela nel libro “Alla ricerca del perduto testamento di Alessandro Magno”.

Il ricercatore ritiene che la volontà originale di Alessandro sia stata occultata dai suoi potenti generali, che non volevano come successori del regno Alessandro IV e figlio maggiore Eracle. Le ultime volontà dell’imperatore sarebbero state riscritte e rielaborate, per far si che i generali potessero appropriarsi del suo regno senza che i figli potessero opporsi in alcun modo. I testi sopravvissuti rendono del tutto evidente che nessuno dei generali di Alessandro avrebbe mai accettato l’autorità di un “figlio di etnia mista”.

Secondo il professor Grant i documenti rinvenuti dimostrano: “La soppressione della volontà e la certezza che Alessandro sia morto in silenzio senza che le sue istruzioni venissero rispettate”.

Le circostanze della morte di Alessandro Magno non sono mai state del tutto svelate e secondo lo studioso questa scoperta potrebbe anche gettare una nuova luce su questo aspetto. Il testamento potrebbe dimostrare che 2mila anni fa l’Imperatore potrebbe essere stato ucciso dai suoi generali, magari avvelenato, ancor prima di esprimere pubblicamente le sue volontà.

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