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Tuo figlio porta l'apparecchio ai denti? E' colpa del papà

Sapete quali geni erediterà vostro figlio da voi? Ecco gli aspetti più caratteristici trasmessi al feto da madre e padre

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Alessia Malorgio

Alessia Malorgio

Content Specialist

Ha conseguito un Master in Marketing Management e Google Digital Training su Marketing digitale. Si occupa della creazione di contenuti in ottica SEO e dello sviluppo di strategie marketing attraverso canali digitali.

Quando una coppia è in procinto di avere un bambino (le voglie in gravidanza esistono davvero? La risposta dalla scienza), inizia a fantasticare su come sarà, se avrà gli occhi della mamma, il naso del papà o la sua altezza: soltanto alcune caratteristiche vengono trasmesse dal DNA della madre e altre dal padre (anche se abbiamo sempre vissuto nel corpo di nostra nonna).

Se per esempio vostro figlio avrà problemi ai denti e sarà costretto a portare l’apparecchio, allora è colpa del papà: il sorriso è ereditario e contribuiscono sia l’uomo che la donna, ma il padre è il principale responsabile e se vostro figlio avrà le fossette e le labbra carnose, sarà anche merito del babbo. Il padre è anche il maggior responsabile dell’altezza , degli eventuali problemi cardiaci che sorgeranno e ancora delle impronte digitali e del suo spirito avventuroso, oltre che del sesso del bambino: mentre i cromosomi della madre sono fissi, a seconda che l’uomo trasmetta l’X o l’Y, nascerà una femminuccia o un maschietto.

Nel gioco delle probabilità legato al DNA dei genitori, la madre contribuisce invece a trasmettere il gene dell’emicrania; anche i problemi alle articolazioni sono considerati ereditari da parte materna, così come la calvizie o il declino cognitivo. È anche vero che dalla mamma il bimbo prende il temperamento, la capacità di autocontrollo e i tratti principali del carattere… Insomma, se state pianificando di allargare la famiglia (meglio una gravidanza in estate o in invero? Qui i pro e i contro), considerate tutti questi aspetti e sperate di non fare troppi danni.

Il mondo della medicina non cessa di stupire, rivelando sempre più collegamenti tra la nostra genetica e la nostra salute. Recentemente, l’odontoiatria ha illuminato un nuovo aspetto: la predisposizione genetica alle patologie dentali. Questa scoperta apre la strada a una comprensione più approfondita delle malattie come la parodontite e le carie, evidenziando il ruolo chiave dei geni nella salute della nostra bocca.

La parodontite, comunemente nota come malattia parodontale o piorrea, è un problema dentale serio e diffuso. Attaccando il parodonto, che include gengive e tessuti di supporto dei denti, può portare alla perdita irreversibile dei denti stessi. La causa principale della parodontite è la placca batterica, ma la predisposizione genetica svolge un ruolo fondamentale. Studi recenti hanno dimostrato che alcune varianti genetiche rendono l’organismo più suscettibile alla risposta immunitaria, portando a un maggiore rischio di sviluppare la parodontite anche con livelli di placca inferiori alla media.

I sintomi tipici della parodontite includono gengive arrossate, gonfie e sanguinanti, alitosi persistente, retrazione gengivale, sensibilità ai denti e possibile formazione di tasche gengivali profonde intorno ai denti. La diagnosi di parodontite viene generalmente effettuata tramite esame clinico da parte di un dentista o di un igienista dentale, che valuta lo stato delle gengive, la presenza di tasche gengivali e la perdita ossea tramite radiografie dentali.

Il trattamento della parodontite dipende dalla gravità della condizione. Può includere la pulizia professionale dei denti per rimuovere la placca e il tartaro, la raschiatura e levigatura delle radici dentarie per rimuovere i depositi batterici dalle superfici radicolari, il trattamento antibiotico e, in alcuni casi, interventi chirurgici come il sollevamento dei lembi gengivali o la rigenerazione ossea guidata.

La prevenzione della parodontite si basa su una buona igiene orale quotidiana, che include spazzolatura dei denti almeno due volte al giorno, uso del filo interdentale o di altri strumenti per la pulizia interdentale, e visite regolari dal dentista per controlli e pulizie professionali. Limitare il consumo di zuccheri e sigarette può anche contribuire a ridurre il rischio di sviluppare questa patologia.

Nel caso delle carie dentali, il quadro è altrettanto interessante. Contrariamente alla parodontite, dove una singola variante genetica è coinvolta, le carie dentali coinvolgono ben 47 fattori genetici. Questi fattori influenzano diversi aspetti, tra cui la composizione della saliva e il livello di mineralizzazione dei denti. La saliva svolge un ruolo cruciale nell’azione antibatterica, ma alcune varianti genetiche possono comprometterne l’efficacia, aumentando il rischio di carie. Allo stesso modo, il livello di mineralizzazione dei denti, determinato geneticamente, può influenzare la loro resistenza agli attacchi esterni.

Il trattamento delle carie dipende dalla gravità della condizione e dalla sua localizzazione. Tuttavia, in generale, il processo di cura delle carie coinvolge le seguenti fasi:

  1. Esame e diagnosi: Il dentista esamina i denti e può richiedere radiografie per valutare l’estensione della carie.
  2. Anestesia: Se la carie è profonda e richiede un intervento, il dentista può somministrare un’anestesia locale per intorpidire l’area interessata e garantire un trattamento senza dolore.
  3. Rimozione del tessuto cariato: Il dentista rimuove il tessuto dentale infetto o danneggiato utilizzando strumenti come trapani dentali.
  4. Preparazione della cavità: Dopo aver rimosso la carie, il dentista prepara la cavità per la successiva fase di riempimento o ricostruzione del dente.
  5. Riempimento o ricostruzione del dente: Una volta preparata la cavità, il dentista può utilizzare materiali come otturazioni dentali (amalgama, composito o ceramica) per riempire il dente e ripristinarne la forma e la funzione. In casi più gravi, può essere necessario utilizzare un’incapsulatura o una corona per ricostruire il dente danneggiato.
  6. Finitura e lucidatura: Dopo il riempimento o la ricostruzione, il dentista esegue una finitura e una lucidatura per garantire che il dente abbia un aspetto naturale e una superficie liscia.

È importante notare che la prevenzione delle carie è fondamentale per mantenere una buona salute dentale. Questo include una corretta igiene orale quotidiana (spazzolatura dei denti almeno due volte al giorno e utilizzo del filo interdentale), una dieta equilibrata a basso contenuto di zuccheri e regolari visite di controllo dal dentista per identificare e trattare precocemente eventuali carie.

 

 

 

 

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