Tursi, il sindaco vieta le piazze ai cani

Il Sindaco di Tursi, in provincia di Matera, vieta l’ingresso dei cani nelle piazze e nel corso principale. Richiesto l’annullamento dell’ordinanza.

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Dopo aver lasciato a bocca aperta, fa discutere la decisione presa dal Comune di Tursi (provincia di Matera). In città, infatti, è stata firmata in data 24 giugno un’ordinanza che vieta l’accesso alle piazze e al corso principale ai cani. La sanzione, per chi viola quanto disposto, va dai 25 ai 500 euro. A indurre il Sindaco Salvatore Cosma a tale decisione sarebbe stata l’impossibilità i mantenere l’igiene pubblica vista la presenza di deiezioni in città.

“Il suolo pubblico o di pubblico accesso” si legge nell’ordinanza “risulta sovente sporcato […] ad opera di cani che evidentemente non sono adeguatamente seguiti dai proprietari o dai conduttori, con il risultato di provocare notevole disagio e rischio sanitario […] oltre a provocare il degrado dell’ambiente urbano”. Lo stesso Sindaco riconosce la presenza di cittadini virtuosi “muniti di paletta e sacchetto, pronti a ripulire l’area pubblica” ma al contrario di loro una gran parte presenta “un senso civico offuscato”.

Da qui la decisione drastica che finisce per punire anche i più corretti, oltre che gli animali stessi. La mobilitazione dell’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) è stata sollecita tanto che è già stata presentata istanza di annullamento. L’associazione, inoltre, ha chiesto la contestuale modifica del divieto di “abbandonare alimenti, cibi per le strade e nelle aree aperte perché ciò sporca ed imbratta la città con pregiudizio per l’immagine e perché alimenta il fenomeno del randagismo”.

“L’atto del Comune di Tursi che abbiamo impugnato rientra in un elenco di provvedimenti dichiarati illegittimi dalla giurisprudenza amministrativa”, spiega il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto. E continua: “Abbiamo ottenuto in passato l’annullamento di atti simili nei quali i Tar hanno ravvisato ipotesi di eccesso di potere sotto varie forme”

Se da un lato, dunque, si conferma il dovere dei proprietari di garantire la pulizia del suolo, dall’altra parte Oipa ritiene inammissibile il divieto di Tursi solo per ragioni di igiene pubblica. “Più che mettere fuorilegge i cani e i loro possessori, il sindaco dovrebbe predisporre adeguate forme di controllo e sanzioni”, conclude Comparotto. Sanzionare chi sporca, dunque, e non chi semplicemente porta a spasso il cane in tutta correttezza.

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