“Blade Runner” torna finalmente al cinema e lo fa in grande stile, con un film che ha per protagonista Ryan Gosling ed Harrison Ford. La pellicola si intitola “Blade Runner 2049” e il primo trailer promette grandi emozioni.
Il sequel del film cult di Ridley Scott uscirà al cinema ad ottobre, ma i fan non vedono l’ora di scoprire qualche nuovo dettaglio sulla pellicola. Il regista è il canadese Denis Villeneuve, mentre Ridley Scott ha partecipato come produttore e sceneggiatore.
La storia sarà ambientata ancora una volta a Dune, la città disumana e malsana in cui si muovono i protagonisti Jared Leto, Robin Wright, l’agente K, interpretato da Ryan Gosling e Deckard, a cui da il volto Harrison Ford. Proprio Ford e Gosling dovranno scoprire cosa si nasconde dietro la nube tossica che infesta la città, lottando contro i replicanti e non solo. Nel primo trailer della pellicola impariamo a conoscere i personaggi e scopriamo qualche dettaglio in più sulla trama.
Il nuovo cacciatore di replicanti, l’Agente K di Los Angeles, scopre un segreto che potrebbe distruggere l’intera società. La sua avventura lo spingerà sino all’incontro con Rick Deckard, che in passato faceva il suo lavoro ed era scomparso nel nulla. Nel cast figurano anche Dave Bautista, Ana de Armas, Jared Leto, Robin Wright, Mackenzie Davis, Lennie James e Barkhad Abdi.
“Blade Runner fu uno dei primissimi film che vidi – ha raccontato Ryan Gosling -. Non sapevo come dovevo sentirmi alla fine. Non riuscivo a capire chi era il villain e chi era l’eroe, mi domandavo cosa fosse realmente un essere umano. Era una visione da incubo del futuro, ma raccontata in maniera romantica e visionaria”.
Un grande ritorno invece quello di Harrison Ford a trent’anni di distanza: “Penso che sia affascinante che il primo film immaginasse tecnologie che ormai abbiamo superato, e altre che dobbiamo ancora raggiungere – ha svelato raccontando l’esperienza -. Questo film fa riferimento a tecnologie che sono effettivamente esistenti, ora, ma soprattutto approfondisce le considerazioni etiche legate a queste nuove tecnologie. Ed è quello che mi interessa di più”.