Un elettricista ha creato un 'percorso salva lucciole'

Nelle Marche un elettricista ha aperto a tutti il proprio campo, dove è ancora possibile vedere la danza sempre più rara delle lucciole.

22 Giugno 2020
Fonte: 123RF

È uno spettacolo magico quelle delle lucciole, ma purtroppo sempre più raro. Recentemente, vedere apparire nel silenzio e nell’oscurità delle notte l’affascinante danza delle luci che si rincorrono, creando percorsi immaginari e suggestivi, è quasi un miracolo che va memorizzato e – se possibile – immortalato. Si parla tanto del perché le lucciole appaiono sempre più raramente agli occhi degli esseri umani, sicuramente a causa dell’urbanizzazione e di come vengono trattati i campi aperti. Per questo motivo, l’iniziativa di Enzo Piermarini – elettricista di Macerata nelle Marche – è ancora più encomiabile. Enzo ha infatti creato un vero e proprio percorso salva lucciole: come un vero spettacolo teatrale, ogni sera alle 22 il suo terreno (che si trova a Sambucheto, una frazione di Montecassiano a Recanati) può essere attraversato per ammirare la distesa di lucciole che lo popolano.

“Dagli anni ’60 non abbiamo mai buttato nulla nel terreno – spiega Piermarini a Cronache Maceratesi – per questo le lucciole si trovano bene e si riproducono, mi piacerebbe fare una zona di protezione lucciole. Dando l’antilumaca nei campi si uccidono di conseguenza anche le lucciole che invece sono degli abili predatori dei gasteropodi terrestri, quindi se fossero più tutelate permetterebbero di ridurre al minimo l’uso di sostanze chimiche, invece dalle nostre parti sono quasi completamente scomparse”.

Il percorso è gratuito ed è segnalato da un semplice cartello che Enzo ha affisso sul cancello fuori casa. È lo stesso Piermarini a guidare chiunque bussi alla sua porta alla scoperta delle lucciole nel suo campo, facendo da guida a chi gli si affida nella speranza di ammirare uno spettacolo così raro.

E, visto che in effetti i prodotti usati nei campi stanno danneggiando la danza di questi piccoli coleotteri, l’idea di creare un’area protetta non sembra affatto spiacevole. Anzi, speriamo ne nascano altre in Italia.

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