Spesso, ma per fortuna non così spesso, si sente parlare di calciatori che cadono in depressione non appena appendono gli scarpini al chiodo. Questo perché, al di là di ogni discorso sulla vita agiata e fortunata che conducono gli atleti a fronte di chi suda e sgobba in altoforno, giocare a calcio a livelli professionistici comporta un grande e costante dispiego di energie, uno stress quotidiano, i riflettori puntati e tanto tanto tanto tempo trascorso a correre sui campi di allenamento o a rincorrere il pallone. E una volta che si smette di colpo con questa condotta di vita, in tanti ne risentono.
Sulle condizioni psicologiche dei calciatori, però, sono stati puntati i fari dopo le rivelazioni choc che arrivano dai nostri vicini di casa transalpini.
Il protagonista della vicenda è Patrice Evra, che nella Juventus veste i panni di uno degli elementi con più esperienza e saggezza (il che è dovuto certamente anche all’età), ma da qualche tempo a questa parte i suoi connazionali si stanno ponendo delle domande.
Tutto nasce dai video che periodicamente – e con una certa frequenza – il terzino sinistro pubblica sulle proprie pagine ufficiali dei social network e specialmente su Instagram alcuni brevi video divertenti pensati per intrattenere e far ridere i followers (particolarmente apprezzati quelli in cui appare travestito da panda ballerino o da Chucky la bambola assassina).
Ma i video, per quanto simpatici, hanno scatenato un polverone in Francia che Evra non si aspettava certo venisse sollevato. L’Equipe ha infatti interpellato una nota psicologa per tracciare un profilo del giocatore e l’analisi che ne è scaturita ha lasciato tutti a bocca aperta.
“Evra è a disagio quando non è al centro dell’attenzione e cerca di attirarla”, ha scritto la psicologa nel corpo dell’articolo intitolato “Che succede, zio Pat?”.
Sarà, ma come insegna il rasoio di Ockham: la soluzione più semplice è spesso quella giusta. Ergo, può essere che il terzino stia solo intrattenendo i fan in modo virale…