L'uomo che costruisce sottopassaggi per aiutare i ricci di Londra

A Londra un uomo costruisce dei sottopassaggi per aiutare i ricci ed evitare che vengano investiti

25 Febbraio 2018

A Londra c’è un uomo che costruisce sottopassaggi per aiutare i ricci e proteggerli dalle macchine. Questi animaletti sino agli anni Cinquanta erano molto diffusi in Gran Bretagna, dove si contavano ben trenta milioni di esemplari.

Nonostante nel 2013 i ricci siano stati eletti specie nazionale, sembra che dagli anni Duemila il loro numero sia diminuito drasticamente. Questo a causa dei cambiamenti nell’habitat, alla diminuzione degli invertebrati di cui si nutrono, ma soprattutto delle auto. Secondo una stima effettuata dagli esperti ogni anno vengono investiti 150 mila ricci.

Questo perché i ricci si muovono spesso nei centri urbani in cerca di cibo, tanto che ogni notte riescono a percorrere anche due chilometri. Per cercare di proteggere questi piccoli animaletti il gioielliere Michel Birkenwald ha deciso di creare dei sottopassaggi. L’uomo ha fondato a Londra la Barnes Hedgehogs, un’associazione che crea dei tunnel per i ricci nei centri abitati.

Si tratta per la precisione di buchi nei muri e piccoli passaggi che vengono segnalati con un apposito cartello. In questo modo i ricci possono passare da un parco all’altro, raggiungere il bosco e cercare il cibo senza correre il rischio di essere investiti. L’iniziativa è stata particolarmente apprezzata dai londinesi, tanto che ben 50 mila persone hanno deciso di iscriversi all’organizzazione.

Londra è stata divisa in aree in cui sono stati affissi cartelli per i ricci e creati i passaggi. Il progetto ha ispirato gli animalisti di tutto il mondo, tanto che la tecnica è stata adottata anche in altri paesi per proteggere specie a rischio come i granchi o le tartarughe. 

Secondo gli studiosi che stanno monitorando la situazione, il progetto si è rivelato un successo. A Londra la popolazione dei ricci non è più in diminuzione e gli animali stanno ripopolando la città come accadeva un tempo. Tutto grazie all’impegno del gioielliere inglese, alla sua passione per gli animali e alla voglia di fare qualcosa di buono per loro.

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