Negli Usa c’è una borsa di studio per i campioni di Fortnite

Una borsa di studio dedicata a coloro che si cimentano negli Esport (come Fortnite) è la proposta di un'Università americana dell'Ohio

16 Maggio 2018

Chi lo ha detto che quelli che vengono definiti Esport sono attività di serie B?

Sicuramente non lo ha fatto l’Università di Ashland dell’Ohio, che ha deciso di proporre borse di studio per i più bravi giocatori di Fortnite (ma non solo) con lo scopo di inserirli all’interno del loro team dedicato agli Esport.

Ma che cosa è Fortnite?  Si tratta di un videogioco di sopravvivenza cooperativo che è stato lanciato da Epic Games a settembre 2017 e in seguito ha visto una pubblicazione gratuita nel 2018. Il gioco non ha ancora un livello professionale, dal momento che il lancio è stato fatto meno di un anno fa. Quindi l’arrivo nei college può essere un ottimo banco di prova.

Secondo i dati emersi da Newzoo, e riportati da Forbes, a marzo del 2018 il 30,1 per cento dei giocatori ha provato “Fortnite: battle Royale”. Ma non solo: è infatti il gioco più visto si YouTube e Twich.

E la decisione dell’università americana segna un passo in avanti nel riconoscimento di questi sport, dimostrando di stare al passo con i tempi. È notizia recente, infatti, che un gamer di professione (Ninja) ha superato nelle interazioni social un campione di calcio famoso in tutto il mondo come Cristiano Ronaldo.

Le borse di studio arrivano fino a 4mila dollari per quei giocatori che rispondono ai requisiti accademici e competitivi. All’interno del piano Esports, che è ancora in fase di costituzione, figurano già giochi noti come League of Legends e Overwatch.

Riunire e formalizzare gli esport però è un aspetto su cui stanno lavorando anche altre realtà. A dirlo sono i numeri rilevati da Nace (National Association of Collegiate Esports) da cui emerge che ammontano a 63 le istituzioni in tutto il paese che si stanno muovendo verso questo settore. Dato che mostra non solo quanto prendono sul serio la faccenda, ma che sono al lavoro per assimilare i videogiochi ai loro programmi sportivi.

I giocatori che entreranno a far parte del team dell’Università di Ashland si eserciteranno in un centro all’avanguardia dotato di 25 pc da gioco di fascia alta e di due maxi schermi che verranno usati dal coach, ma anche per divertimento. Sono previsti anche seminari con giocatori professionisti e leader del settore.

più popolari su facebook nelle ultime 24 ore

vedi tutti