Siamo arrivati? Cosa fanno i genitori per scongiurare la domanda

Il tormentone estivo dei genitori è sempre lo stesso. E proviene dai sedili posteriori. "Quanto manca?" "Siamo arrivati?". Ma cosa fanno i genitori per ovviare al problema?

5 Agosto 2016

Finalmente arriva l’estate. Chiudono le scuole e le famiglie sono pronte per iniziare le proprie vacanze. C’è chi sceglie di viaggiare in treno, chi in aereo, chi preferisce mete raggiungibili in macchina, a seconda delle varie esigenze. Secondo alcuni studi, le famiglie che scelgono di spostarsi con l’auto superano le altre categorie.

Viaggiare in auto, infatti, fornisce numerosi vantaggi. Permette di spostarsi in autonomia, fermarsi in punti panoramici del tragitto e, inevitabilmente, viaggiare più comodi. Tuttavia, in questi casi, il problema principale è uno e unico. I viaggi in macchina inevitabilmente hanno una durata più lunga e i bambini sono costretti a stare seduti per tante ore. Già dopo pochi minuti dall’inizio del viaggio, iniziano con la temuta e terrificante domanda “Siamo arrivati?”. I genitori vengono esasperati a tal punto da escogitare qualsiasi sistema pur di farli stare zitti.

Cosa fanno i genitori

Uno studio britannico ha dimostrato che i genitori sono disposti a spendere più di 42£ a viaggio per tenere i propri figli occupati e fare in modo che il tragitto – almeno per loro – trascorra in maniera più rapida. È stato stimato che quest’estate saranno spesi almeno 140 milioni di sterline per evitare la fatidica domanda che, secondo altri studi, viene ripetuta tre milioni di volte.

Le altre lamentele che provengono dai sedili posteriori sono, generalmente, “Devo andare in bagno”, ripetuta più di due milioni di volte, oppure “Mi sento male”, 1,6 milioni di volte.

Come tengono i figli tranquilli

Sono state numerose, infatti, le tecniche pensate unicamente per i famigliari esasperati dal loro unico tormentone estivo “Quanto manca?” oppure “Siamo arrivati?”. L’obiettivo è sempre lo stesso, evitare che i bambini non inizino ad agitarsi. Anche perché, si sa, quando i bambini sono annoiati, danno il peggio. Iniziano a fare i dispetti alla sorellina o al fratellino, si lamentano, iniziano a piangere e tirare calci al sedile davanti.

Per evitare questo cataclisma in uno spazio limitato, i genitori spendono i soldi in cibo (o piangono o mangiano) oppure in giochi e applicazioni – alcune sono state create appositamente per intrattenere i bambini durante i viaggi. Tra le applicazioni è possibile scaricare anche quella della Skoda, Road Trip Bingo per intrattenere i bambini a suon di disegni e colori.

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