La sesta finale di Masterchef Italia è stata ricca di novità e colpi di scena: per la prima volta dall’inizio dello show televisivo i finalisti erano tre e non due. Oltre a questo, ad aggiudicarsi il titolo è stato Valerio Braschi, studente 19enne di Santarcangelo di Romagna che fin dalle prime puntate di questa edizione ha stupito i giudici per i suoi piatti innovativi e per il suo carattere solare e determinato. Insieme a lui nella finalissima c’erano Gloria, ex barista di 24 anni originaria della provincia di Savona e Cristina, tirocinante avvocato di San Marino. Una finale giocata tra giovani a colpi di piatti legati alla tradizione, contrapposti a piatti innovativi con due sole parole d’ordine: precisione ed eleganza.
Masterchef Italia: per la prima volta una finale a tre
Dopo la vittoria della Mystery Box di Valerio, che gli ha procurato un importante vantaggio sulle due concorrenti, c’è stato il primo colpo di scena della serata: nessuno dei tre è stato eliminato. I piatti creati dai concorrenti infatti erano tutti di altissimo livello, degni del giudizio dei più severi chef stellati italiani ospiti della serata, che li hanno accompagnati in queste difficili preparazioni. I giudici di Masterchef hanno quindi deciso di lasciare più tempo ai tre sfidanti per mostrare le proprie capacità, facendoli tutti accedere alla finalissima, con grande sorpresa del pubblico e degli stessi partecipanti.
Valerio, sesto Masterchef d’Italia
Tre menù degustazione diversi: Gloria ha proposto piatti liguri tradizionali rivisitati, Cristina ha raccontato se stessa in ogni suo piatto, mentre Valerio ha puntato sull’innovazione e la sperimentazione. I piatti di Valerio sono stati audaci e hanno rappresentato a pieno il suo carattere deciso. La sua giovane età non è stata un limite, bensì un vantaggio, dandogli il coraggio di chi ha tantissime esperienze ancora da vivere. Spuma di plancton, sashimi di capasanta, tartare di wagyu con ricci di mare, ravioli con salsa udon e black cod in olio cottura: ognuno di questi piatti ha lasciato i giudici a bocca aperta. Unica nota dolente? Il dolce, presentato con una porzione troppo ridotta per essere giudicato.