Veganuary, la sfida vegan a gennaio: in Italia è un successo

Dal 1 gennaio parte la sfida di 31 per abbracciare il veganesimo: vi spieghiamo come funziona Veganuary e perché ha così tanto successo

7 Gennaio 2022

Mai sentito parlare di Veganuary? Se cercate su internet qualche dieta da fare a gennaio, per mantenere almeno per il primo mese dell’anno i buoni propositi, di certo tra i risultati visualizzerete questa parola.

Il termine unisce ‘Vegan’ a ‘January’ e prevede l’adozione di una alimentazione vegetale al 100% per 31 giorni: sembra una sfida piuttosto ardua, ma chi vuole mettersi alla prova riceverà ogni giorno supporto dal gruppo, ricette, trucchi, consigli e la giusta motivazione.

Di motivi per passare al veganesimo ce ne sono molteplici: sostituire la carne – spesso troppo ricca in grassi saturi – con proteine green significa far del bene alle arterie, alla circolazione e al cuore (e fa bene anche al sesso, lo dice la scienza).

Non di minor importanza la necessità di disintossicarsi dai bagordi natalizi con una dieta ad alta concentrazione di fibre per eliminare più velocemente scorie e tossine che gravano sulla salute dei reni e del fegato (ecco, a proposito i cibi più pericolosi per il nostro corpo: sai cosa c’è davvero dentro?).

Veganuary, tuttavia, è diventato in men che non si dica estremamente popolare perché – secondo alcuni sondaggi – il 46% di coloro che si iscrivono al programma vuole limitare la sofferenza degli animali; di rilievo, tra i fattori che soltanto l’anno scorso hanno spinto 580.000 persone da 209 Paesi (l’Italia era al 7° posto con 31mila iscritti) a partecipare alla sfida anche la volontà di contribuire a diminuire le emissioni di gas serra per salvaguardare il pianeta.

Come sappiamo gli allevamenti intensivi di animali destinati al macello sono altamente insostenibili e pian piano ce ne stiamo rendendo conto.

Per vincere la sfida servirà pianificare in anticipo la spesa da fare settimanalmente così da avere ben chiaro il menù da portare in tavola ogni giorno senza altre distrazioni; inoltre dovremo individuare quali sono le proteine alternative alla carne che più ci piacciono e soprattutto sarà un’occasione per sperimentare in cucina e conoscere sapori e consistenze nuove.

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