Vestiti in fondo alla piscina, lo strano effetto ottico

L’artista argentino Leandro Erlich si muove sul filo sottile tra realtà e immaginazione, le sue illusioni ottiche sono celebri in tutto il mondo

10 Settembre 2019
Fonte: https://it.123rf.com

L’arte non ha confini, non può essere intrappolata, men che meno definita, soprattutto quella di oggi quando realtà e immaginazione si fondono e confondono fino a non farsi più riconoscere: c’è chi gioca con le nuvole immaginando un mondo parallelo, chi si diverte a disegnare murales a pelo d’acqua, chi addirittura trasporta nel XXI secolo le icone del passato come la Gioconda trasformandole in popolari influencer.

Famoso in tutto il mondo per le sue straordinarie illusioni ottiche, Leandro Erlich, reduce da una mostra di grandissimo successo presso il CAFA Art Museum di Pechino dopo l’enorme riscontro ottenuto a Tokyo, al Mori Art Museum, dove si sono contati circa 600mila spettatori.

L’artista argentino 46enne ha presentato The Confines of the Great Void, dove costruisce e decostruisce scene della nostra vita quotidiana. Tra le attrazioni principali, The swimming pool, una finta piscina capace di creare l’illusione di essere sott’acqua pur rimanendo completamente asciutti.

 

Tanti i visitatori che sono scesi nella vasca per provare la sensazione di immergersi ma senza bagnarsi: da fuori e dall’alto, però, vedere persone all’interno di una vasca che sembra piena ma non lo è, con tanto dei riflessi tipici della luce del sole, genera un effetto straniante (anche questo artista vi farà rimanere a bocca aperta) quando l’illusione ottica viene svelata.

Il trucco – se così possiamo chiamarlo – è realizzato grazie a due lastre di vetro tra cui passa dell’acqua: sovrapponendole, la vasca blu sottostante, vuota, assume le sembianze di una piscina vera e propria anche se poi le persone che vi si “immergono” ne escono completamente asciutte!

D’altronde alla base della forza delle opere di Erlich c’è proprio questo scollamento tra la realtà e la surrealtà e ciò che ne deriva è una sensazione di profonda alienazione: l’artista, infatti, propone prospettive non convenzionali per trasformare non solo la realtà, ma anche la nostra percezione di essa.

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