Spesso si sente dire nel mondo del calcio che il pubblico sugli spalti è il dodicesimo uomo in campo. Sono tantissimi, infatti, gli stadi in giro per il mondo in cui il tifo è talmente caldo da intimorire gli avversari e da spronare, al contrario, i propri beniamini, infondendo loro una dose di energia extra per arrivare alla vittoria.
Esistono anche squadre, però, che non possono proprio fare affidamento sul calore del proprio pubblico. Ne sa qualcosa il Gefle, formazione che lotta per rimanere nella Allsvenskan, la massima serie svedese. Mercoledì pomeriggio, quando i giocatori sono entrati nello stadio di Kalmar, hanno guardato speranzosi verso la curva ospite sugli spalti, ma hanno abbassato la testa sconsolati: era desolatamente vuota.
Dopo qualche minuto, però, è arrivato, forte e chiaro, un urlo di incitamento da parte di Peter Bornegrim, fan irriducibile della formazione svedese che, da solo, si era mosso al seguito della squadra. "Per lavoro trasporto birra. Avevo una consegna giù a Kristianstad, che è solo a due ore di distanza da Kalmar, così mi sono fiondato là per dare il mio supporto ai ragazzi", le sue parole.
Ringalluzzito dalla presenza del tifoso solitario, il Gefle è riuscito nell’impresa di trovare l'inatteso gol della vittoria. All'87' minuto, Emil Bellander, subentrato da due minuti a Oremo, ha raccolto l'assist di Floren ed ha piegato le resistenze del portiere avversario. Tutti i giocatori sono corsi sotto la curva deserta per ringraziare l'irriducibile tifoso impazzito sulla gradinata.
Ora il Gefle, grazie anche alla spinta di Peter Bornegrim, a tre turni dalla fine del campionato svedese, è sempre penultimo, ma è risalito a due soli punti dall'Helsingborg (vecchia conoscenza dell'Inter), che occupa l'ultimo posto utile per arrivare almeno allo spareggio salvezza.