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Il violino vegano non convince, ecco perché

Dal Regno Unito arriva un 'violino vegano' realizzato senza alcuna colla di origine animale che fa storcere il naso ai maestri liutai: ecco perché

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Dal Regno Unito e in particolare da Worcester arriva il violino vegano, ovvero uno strumento musicale realizzato senza l’utilizzo di alcun tipo di colla di origine animale. A crearlo è stato il maestro liutaio Padraig O’Dubhlaoidh che, dopo uno studio volto a sostituire le colle di pesce o di altra origine animale tradizionalmente usate nella costruzione di strumenti musicali, è riuscito a costruire quello che è a tutti gli effetti un violino vegano, registrato con il marchio ‘The Vegan Society‘.

Le colle da lui utilizzate derivano esclusivamente da materiali vegetali (pere, bacche, acqua di sorgente). Sembrerebbe a tutti gli effetti un’idea rivoluzionaria ed inclusiva, volta a non precludere l’utilizzo di uno straordinario strumento musicale a chi compie determinate scelte di tipo etico-alimentare. Peccato che non la pensino così i maestri liutai cremonesi Stefano Conia e Giorgio Scolari: dopo aver guardato il video promozionale di O’Dubhlaoidh hanno espresso dei pareri non proprio lusinghieri a La Provincia di Cremona.

Ai microfoni del quotidiano locale, infatti, hanno sostenuto che le colle animali sono fondamentali nella struttura di un violino, che ne garantirebbe la tenuta anche a distanza di secoli. Motivo che avrebbe fatto tradizionalmente optare i maestri liutai per il loro utilizzo. Anche il suono del violino vegano di O’Dubhlaoidh è stato giudicato come piuttosto scarso e soprattutto poco adatto a fare della musica di qualità, per quanto sia perfettamente funzionante.

La prova maggiore alla quale dovrà sottostare il violino di The Vegan Society è quella del tempo: dimostrare che le colle di origine vegetali possano reggere anche a distanza di anni senza che lo strumento si disassembli o senza alterare in alcun modo il suono. In ogni caso, la comunità che si attiene alla tradizione cremonese pare già averlo bocciato senza alcuna possibilità di appello. Riusciranno i violinisti che fanno una scelta vegan a farla ricredire?

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