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Vitamina D: in primavera 10 minuti di sole al giorno

Basta davvero poco tempo per raggiungere il livello adeguato di Vitamina D quando si è esposti al sole primaverile: la sorprendente scoperta

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Sembra assurdo ma in primavera e in estate occorrono solo 10 minuti di esposizione al sole per fare il carico di Vitamina D. Discorso completamente differente per quanto riguarda l’inverno. In quel caso bisognerebbe stare, in teoria, 2 ore al sole e ciò spesso risulta impossibile. Esporre la pelle alle irradiazioni non è infatti cosa semplice. Il fatto è che se da un lato si espone il proprio corpo a pericolose conseguenze, quali tumori ed eritemi, dall’altra è anche vero che un uso corretto dei raggi solari permette alla pelle di evitare il processo di invecchiamento.

L’Università Politecnica di Valencia ha effettuato una ricerca relativa a questo argomento. Il risultato è stato pubblicato sul Science of the Total Environment. Lo studio ha preso come punto di riferimento Valencia. La città spagnola, infatti, è esposta tutto l’anno ad un’irradiazione di ultravioletti. Gli studiosi hanno cercato di capire in quanto tempo la pelle accogliesse 1000 unità internazionali di Vitamina D, ossia la quantità giusta di irradiazioni con cui si possono ottenere solo gli effetti benefici del sole e non i danni.

La ricerca

Dal 2003 al 2010, gli studiosi, hanno misurato, per quattro mesi all’anno, il livello dell’irraggiamento solare che coinvolge la città dalle 12:30 alle 13:30. In considerazione è stata prese la tipologia di pelle più comune fra gli spagnoli ed è stato calcolato il tempo entro il quale si formava l’eritema.

Il risultato principale riguarda il fatto che il livello adeguato di Vitamina D, in inverno, viene raggiunto nel giro di 130 minuti, mentre in estate e a primavera, bastavano solo 10 minuti. Per quanto riguarda l’autunno il tempo necessario si aggira intorno alla mezz’ora. Lo studio, però, non si è basato su una percentuale di pelle esposta omogenea per tutte le cavie inconsapevoli. Quindi i valori cambiano a seconda di ciò e perciò bisogna fare attenzione. Non è la sola pelle ad essere esposta a rischi.

Il Sole

Il nostro rapporto con il Sole è davvero complesso. Ci rilassa, ci abbronza in estate ma nello stesso momento può causarci problemi d’ogni genere. Alcune popolazioni del nord, specie quando vengono in paesi turistici più caldi, necessitano di numerosi strumenti per poter evitare eritemi o altre spiacevoli conseguenze.

In Danimarca addirittura è partita una campagna di prevenzione contro il cancro alla pelle. A complicare la faccenda c’è il nostro amore per gli animali. Anche i gatti a pelo bianco, infatti, possono ammalarsi a causa delle forti irradiazioni.

 

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