Da oggi potete votare un referendum sull'ora legale

La Commissione Europea invita i cittadini a dire la loro sull'ora legale con un questionario online. Sarà possibile rispondere fino al 16 agosto

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Ora legale sì o no? Adesso la palla passa ai cittadini che potranno esprimere il proprio parere sul cambio dell’ora. Ad aprire le consultazioni la Commissione Europea che chiama gli abitanti degli Stati membri a dire la loro sullo spostamento della lancetta un’ora avanti nel corso del mese marzo. L’altro cambio avviene in inverno quando, invece, la lancetta torna indietro per adeguarsi all’ora solare.

Il dibattito è incentrato soprattutto sull’utilità e sulle possibili problematiche che potrebbe causare alle persone l’ora legale.

Grazie a un questionario online si può offrire il proprio contributo e dare un’indicazione alla Commissione Europea circa la necessità o meno di aggiornare la direttiva del 2000 che regola il cambio di ora. Disponibile in tutte le lingue, sarà accessibile fino al 16 agosto.

Il referendum è la diretta conseguenza della volontà della Commissione di indagare sull’attuale funzionamento dell’ora, facendo seguito a richieste da parte di cittadini, Parlamento e Stati membri. Il questionario si può iniziare e poi proseguire anche giorni dopo. Inoltre è possibile scaricare una copia delle risposte date.

Al momento le lancette degli orologi vengono spostate due volte nel corso dell’anno. Lo scopo è quello di sfruttare al massimo la luce diurna. Come riportato sul portale della Commissione Europea, molti degli accordi estivi sull’ora risalgono agli anni Settanta. Inizialmente erano una conseguenza della necessità di risparmio energetico. La direttiva del 2000, che al momento disciplina le modifiche dell’orario, prevede che si passi all’ora legale la prima domenica di marzo e a quella solare l’ultima domenica di ottobre.

E ora con il questionario sono diverse le questioni da valutare. A partire dalla salute delle persone, fino alla sicurezza stradale, senza dimenticare l’agricoltura, l’energia e il mercato interno.

Alcuni Stati membri hanno inviato lettere alla Commissione. La Finlandia ha chiesto che venga tolto il cambio dell’ora, mentre la Lituania vorrebbe una revisione che tenga conto delle differenze geografiche. Infine il Parlamento Europeo a febbraio 2018 ha adottato una risoluzione e chiesto di approfondire la questione.

La Commissione, che ritiene fondamentale un sistema univoco, sta valutando due strade: mantenimento o interruzioni delle modifiche orarie due volte all’anno.

E sul tema, controverso, adesso anche i cittadini possono dire la loro.

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