Vuoi dimagrire? Mangia gli spaghetti #lodicelascienza

La pasta è stata definitivamente riabilitata e anche se le calorie che fornisce non sono poche, ci sono dei trucchi per abbassare l’indice glicemico

14 Gennaio 2020

Se prima credevamo che la pasta facesse male a cena o fosse deleteria per la dieta, adesso i nutrizionisti e i fondamentalisti della linea sono molto più morbidi: il glucosio infatti è la principale fonte energetica per il corpo e il cervello ed è impensabile eliminarlo per dimagrire. Possiamo però adottare alcuni accorgimenti per ridurre l’indice glicemico della pasta e limitare le calorie assunte in un piatto medio di 80 gr. di pasta.

Intanto è bene preferire gli spaghetti agli altri tipi di pasta di grano duro perché hanno meno zuccheri per via di un diverso processo di gelatinizzazione dell’amido; inoltre è consigliato assumere pasta integrale che permette di tenere a bada i cosiddetti picchi glicemici. Ricordiamo poi che gli spaghetti al dente, rispetto a quelli stracotti, consentono all’amido di essere più resistente (qui tutti i consigli per un piatto di pasta perfetto) e dunque il contenuto di zuccheri viene assorbito più lentamente dall’organismo.
Al fine di ridurre l’indice glicemico, gli esperti consigliano anche di raffreddare la pasta – spazio quindi alle insalate di pasta – e di riscaldarla poi in padella: anche in questo modo l’amido risulterà meno disponibile ad essere assorbito e le calorie saranno contenute.

Importante infine il condimento: il suggerimento, nell’ottica di limitare il picco glicemico, è condire gli spaghetti con delle verdure, poiché le fibre impediscono l’assorbimento veloce degli zuccheri.

Ora che sapete questi trucchetti, evitate comunque di esagerare con la pasta: 80 gr. sono più che sufficienti, ma se vi sembrano pochi piuttosto che mangiarne di più, meglio optare per un piatto completo con verdure e proteine come gli spaghetti con gamberi e zucchine!

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