Il consumo di carne (e in particolare di quella bovina), lo sappiamo, è una delle principali fonti di impatto ambientale. La salute del pianeta è infatti costantemente in pericolo a causa delle emissioni prodotte dagli allevamenti, soprattutto quelli intensivi, nonché dalle necessità in termini di acqua e risorse da parte degli stessi.

La produzione di reflui zootecnici e le emissioni di ammoniaca, C02 e altri gas nocivi, combinata con l’abbattimento di boschi, foreste e aree verdi per far posto ai pascoli si trasforma in un cocktail letale per il nostro pianeta. Un pericolo di fronte al quale non si può rimanere indifferenti. E, assolutamente, c’è bisogno che ciascuno di noi sia pronto a fare la propria parte.

Coscienti di queste motivazioni e per provare a mettere in campo una guida chiara ed esaustiva, alcuni scienziati hanno calcolato il numero esatto di hamburger da poter mangiare per avere un impatto ambientale pressoché minimo sulla nostra Terra in ragione della crisi climatica (e per evitare che i cambiamenti irreversibili verso cui va il pianeta diventino ancor più disastrosi).

La ricerca del World Resources Institute porta il nome di State of Climate Action 2022 e, tra i parametri indicati alla popolazione mondiale al fine di poter garantire uno sviluppo sostenibile nel segno dell’Agenda 2030, inserisce un punto chiave proprio a riguardo.

“È necessario passare a diete più sane e sostenibili cinque volte più velocemente di quanto avviene attualmente, riducendo il consumo pro capite di carne di ruminanti all’equivalente di 2 hamburger a settimana in Europa, America e Oceania“, recita lo studio.

In pratica, per riuscire a salvare il Pianeta Terra dovremmo “limitarci” a un quantitativo di carne equivalente a 2 hamburger. Praticamente tra i 400 e i 600 grammi a testa ogni sette giorni, non di più.

Siete pronti a dare il vostro contributo per la salvezza del pianeta?