Il sequel di “World War Z” si intitolerà come il primo film, “World War Z 2” e ne è stata confermata la regia da parte di David Fincher. La pellicola di genere action zombie, proposta ancora una volta dalla Paramount Picture, vedrà recitare in un ruolo di primo piano la star del cinema Brad Pitt.
Il primo film, “World War Z”, ha rappresentato un successo spintosi oltre ogni aspettativa: è stato, infatti, campione di incassi con 540 milioni di dollari ricavati al box office, a fronte di un budget che ammontava “solamente” a 190 milioni di dollari. Per questo motivo la Paramount Picture aveva previsto, già dai primi tempi dell’uscita della pellicola, di produrre e commercializzare un suo sequel. Le riprese di questo, secondo le previsioni, avranno inizio nei primi mesi del 2018.
Brad Pitt e David Fincher: una storia già affermata
E in questo tanto sospirato seguito ritroveremo la regia di David Fincher e l’attore Brad Pitt nel ruolo di Gerry Lane, un impiegato delle Nazioni Unite. Lane, protagonista della pellicola, si ritroverà a dover affrontare una corsa contro il tempo, in uno scenario popolato da esseri umani trasformati in bestie assetate di sangue a causa di una pericolosa pandemia.
La “love story” -artisticamente intesa- tra Brad Pitt e David Fincher non è cosa nuova. Il regista, infatti, ha già diretto l’attore in ben tre diverse occasioni: nella pellicola “Seven”, dal 1995; nel 1999 in “Fight club” e infine, nel 2008, nel film drammatico di enorme successo “Il curioso caso di Benjamin Button”.
Già criticato prima delle riprese
Le riprese di “World War Z 2”, dunque, non sono ancora cominciate, ma la pellicola già fa parlare molto di sé, e in modo non sempre lusinghiero. Se il suo prequel, uscito nel 2013, è stato un indiscutibile successo, sono in molti a sostenere che il seguito sarà, se non un flop, almeno una delusione per i fan, dato che gli zombie “fanno inevitabilmente 2013”.
Anche i più critici però ammettono un fatto: se c’è qualcuno che potrebbe risollevare la futura pellicola da questo triste destino, questi è proprio David Fincher. Grazie alla sua esperienza di regista assolutamente indipendente e alle sue indiscutibili capacità intellettuali, Fincher potrebbe imprimere una scolta all’opera. Ma sarà una buona cosa o talento sprecato.