Zuccheri nel sangue, sbagli l’ordine dei cibi quando sei a tavola

Sapete che il classico ordine dei nostri pasti non è corretto? Ecco come incide con il livello di zuccheri nel sangue e i pericoli del diabete

23 Gennaio 2023
Fonte: 123RF

L’ordine Primo-Secondo-Contorno-Frutta sembra essere un mantra indiscutibile di come si sta a tavola. Un postulato al quale non è possibile fare eccezioni ma che, al di là di ogni norma tradizionale, potrebbe non fare così bene al nostro organismo, soprattutto per quanto riguarda la quantità di zuccheri nel sangue. Ma siamo proprio sicuri di voler mettere in discussione una delle poche certezze della nostra vita? Dobbiamo, anche perché si parla di questioni di salute.

Andiamo con ordine e partiamo dal principio. Sin da quando siamo bambini, quando ci mettiamo a tavola, siamo abituati a cominciare il nostro pasto partendo dai carboidrati, come la pasta o il riso. Poi passiamo alle proteine, ovvero a un secondo costituito da pesce o carne. Quindi le fibre, ovvero un contorno di verdure, alle quali seguono anche degli ulteriori zuccheri come la frutta o i dolci.

Ebbene, sempre più spesso la ricerca sta facendo notare che quest’ordine potrebbe portare degli scompensi a livello di zuccheri nel sangue. L’assunzione dei carboidrati, infatti, ne causa un primo picco che diventa già difficile da ammortizzare, trascinandosi dietro per tutto il resto del pasto, quando proteine e fibre non riescono a smaltirli. Anzi, se mangiamo frutta o dolci dopo pranzo o dopo cena, non facciamo che stimolare ancora di più i livelli di zucchero, arrivando a picchi incredibilmente elevati.

L’ordine ideale per un pasto, quindi, sarebbe esattamente l’inverso. Senza frutta e senza dolce, bisognerebbe partire dalle fibre, ovvero dalle verdure di contorno. Quindi, mangiare delle proteine, ovvero carne e/o pesce. E solo in quel momento, alla fine del pasto, diventa l’ora di assumere carboidrati. Non necessariamente pasta o riso, ma anche del semplice pane.

Quest’ordine “inverso”, per quanto inconsueto, sembra essere in grado di combattere la cosiddetta “iperglicemia post-prandiale” e di prevenire l’insorgenza di alcune patologie croniche pericolose come il diabete.

più popolari su facebook nelle ultime 24 ore

vedi tutti