L'esperto di linguaggio avverte: il punto è fuori moda

Il punto sta progressivamente andando fuori moda a causa del crescente utilizzo dei social media e delle applicazioni di messaggistica istantanea

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Il punto sta andando fuori moda. Una delle più antiche forme di punteggiatura, almeno a sentire parlare un esperto di linguaggio, sembra che stia via via scomparendo e non rientri più nel modo di scrivere di moltissime persone. Il punto fermo, il segnale di stop che tutti noi impariamo da bambini al primo anno della scuola primaria e il cui uso risale perlomeno al Medioevo, viene infatti gradualmente soppresso a causa della sfilza di applicazioni di messaggistica istantanea, sinonimo del boom dell’era digitale.

Questo è quanto sostiene David Crystal, autore di oltre cento libri sulla lingua nonché ex maestro di pronuncia originale presso il Shakespeare’s Globe Theater a Londra, un uomo che comprende e caldeggia l’intrinseca forza della tradizione presente nel linguaggio scritto e parlato. La cospicua omissione del punto nei messaggi di testo e nell’instant messaging sui social media, asserisce Crystal, è una conseguenza dell’utilizzo di frasi staccate, senza punteggiatura; questo modo di comunicare è sicuramente partito dai Millennials ma è stato adottato anche dai meno giovani, una tendenza alimentata dallo stile a ruota libera di Facebook, WhatsApp e Twitter.

Il professor Crystal, professore onorario di linguistica presso l’Università Bangor del Galles, autore del testo “Making a Point: The Persnickety Story of English Punctuation”, afferma che ci troviamo in un momento epocale nella storia della punteggiatura. Negli anni ’90 Internet ha dato il via ad un nuovo corso del linguaggio che prevede, tra le altre cose, di poter infrangere le regole dell’interpunzione; in un messaggio istantaneo, poi, è abbastanza evidente che la frase è giunta al termine anche senza mettere il punto. Inoltre la frase, nei social media, assume sempre più una carica emotiva come se fosse un vero e proprio emoticon.

Per rendere più chiara la questione, il docente ha portato un esempio: qualora l’amore della vostra vita annullasse all’ultimo momento la cena a lume di candela e voi rispondeste “Va bene.”, dimostrereste apertamente il vostro disappunto; il punto diventerebbe in questo caso un segno aggressivo e molto enfatico che darebbe il senso di non avere nient’altro da aggiungere. Le risposte “Bene” o “Bene!” indicherebbero, invece, pacifica accettazione o acquiescenza. E così il punto diventa fuori moda soprattutto tra gli account social . Quale sarà il prossimo segno di punteggiatura a scomparire? Forse proprio il punto interrogativo.

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