Studenti sono indisciplinati. Preside li manda a zappare l'orto

In una scuola di Milano un Preside ha inventato una strana punizione per gli studenti indisciplinati. Se sbagliano vanno a zappare l'orto

1 Ottobre 2017

Gli studenti sono indisciplinati e il Preside li manda a zappare l’orto. Accade in una scuola di Milano, dove il dirigente scolastico ha deciso di adottare una nuova particolare forma di punizione nei confronti degli alunni che non rispettano le regole. Nell’Itsos Albe Steiner, una scuola in cui si studiano discipline dello spettacolo, non sono ammesse trasgressioni e chi sbaglia paga lavorando nell’orto della scuola.

Il metodo educativo molto particolare è stato messo a punto da Domenico Balbi, che sogna di trasformare l’istituto in un polo d’eccellenza. La sua avventura è iniziata quattro anni fa, quando ha deciso di mollare un lavoro da avvocato a Napoli per diventare un Preside e occuparsi della scuola con passione. “Le sospensioni, e le multe, in questo istituto equivalgono all’andare a zappare – ha spiegato -. Quando trovo i ragazzi a fumare all’interno della scuola o all’esterno, dovrei fargli una multa di 27 euro che, però, viene commutata in lavoro. All’inizio i ragazzi, che avendo propensione artistica sono spesso vestiti in modo originale e fanno spesso uso di sigarette proibite, accettavano divertiti, pensando che fossero ore di svago, ma questa percezione è durata poco”.

Nel retro della scuola infatti si trova un vero e proprio orto, con pomodori e zucchine, che vengono coltivati dai ragazzi indisciplinati. “Rastrellano, raccolgono pietre, potano, abbattono gli alberi malati e trasportano manualmente gli scarti del verde – ha svelato il Preside -, quindi ora hanno compreso il senso della fatica. E io lavoro con loro, prima di tutto per dare l’esempio e poi perché non abbiamo i fondi per dedicare il personale a quest’attività”.

Oltre al piccolo orto ci sono anche delle coltivazioni di rose, agrumi, ortensie e camelie, mentre presto arriveranno anche le galline e, forse, le arnie con le api. La punizione, secondo quanto raccontato dal dirigente e dai genitori, funziona e i ragazzi comprendono non solo di aver sbagliato, ma svolgono anche un lavoro utile.

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