Aceto balsamico, fai caso al dettaglio sull'etichetta: attenzione

Come scegliere l’aceto balsamico giusto? Attenzione ad alcune diciture sull’etichetta della bottiglia: ecco cosa guardare

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L’aceto balsamico è incredibilmente versatile tanto da accompagnarsi alla perfezione sulla carne come sul pesce, sui formaggi stagionati, persino sui crostacei, sulla frutta e sul gelato. Benché ne vada spruzzata solo qualche goccia sulle pietanze per via del sapore persistente, non si deve risparmiare sulla qualità, dunque è bene sapere quali sono i fattori più importanti da tenere d’occhio nel momento in cui ci si trova davanti ad un intero scaffale di bottigliette di aceto balsamico.

Cosa controllare sull’etichetta? Quali dettagli notare per evitare di sbagliare spendendo soldi per un prodotto di scarsa qualità?

La prossima volta che vi trovate nella corsia dell’aceto, tenete d’occhio le etichette DOP (Denominazione di Origine Protetta) e IGP (Indicazione Geografica Protetta). Questi marcatori dell’UE identificano i marchi di aceto balsamico che hanno certificato che i loro prodotti sono autentici, provenienti dall’Italia e realizzati secondo rigide normative alimentari. L’aceto con queste certificazioni non ha, ad esempio, additivi o coloranti, cosa che non può essere garantita per l’aceto non certificato.

Proprio come lo champagne e la tequila , il vero aceto balsamico può essere prodotto solo in due zone d’Italia per essere degne di questo nome. Viene infatti realizzato soltanto a Reggio Emilia o Modena, e viene lavorato in modo simile ai vini liquorosi: da qui deriva l’aroma potente e la consistenza densa.

Oltre alle etichette DOP e IGP, bisogna assolutamente controllare la lista degli ingredienti: dovrebbe essere breve poiché l’ aceto balsamico vero e proprio ha un solo ingrediente, il mosto d’uva, ovvero il succo non fermentato dell’uva che viene estratto mediante pigiatura, poi fatto maturare attraverso un lento processo di acetificazione derivata da fermentazione naturale e poi da concentrazione progressiva grazie ad un lungo e lento invecchiamento del mosto in contenitori di legno.

Proprio per la difficoltà nella preparazione, l’aceto balsamico è un prodotto estremamente pregiato e va utilizzato con molta parsimonia.

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