Addio alle bottiglie di plastica: nel futuro si berrà così

L'idea è di una start up londinese che intende risolvere il problema della quantità di plastica da smaltire derivante dal consumo di acqua

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Come ovviare al problema dell’eccesso di bottiglie in plastica contenenti acqua da smaltire? Il tema non è banale, né da un punto di vista ambientale né sotto il profilo del design industriale. L’idea che vi illustriamo è di una startup londinese, che ha ideato un packaging innovativo per l’acqua, la cui missione sarebbe appunto quella di commercializzare un contenitore commestibile e insapore.

Lo scopo del progetto dello Skipping Rocks Lab (così si chiama), formato da ingegneri dell’Imperial College London e da un team del Royal College of Art, è quello di ridurre gli sprechi e di rendere l’imballo completamente biodegradabile. Un obiettivo raggiunto: nel caso in cui non venisse consumato, il prodotto è pensato per riuscire a decomporsi del tutto nell’arco di 4-6 settimane.

Le bolle, chiamate “Ooho!”, si presentano come vere e proprie sacche trasparenti di acqua potabile e sono rivestite da una membrana ottenuta dall’estratto di alghe naturali.

Il team ha presentato per la prima volta al pubblico l’idea nel 2013: da allora, ha lavorato duramente per renderla realtà. Il gruppo ha messo in piedi una pagina di raccolta fondi per entrare sul mercato: gli utenti si sono dimostrati entusiasti, tanto che le donazioni hanno superato già gli 800mila dollari.

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