Siete sopravvissuti ad un’altra settimana: per qualche giorno potrete archiviare libri e borse da lavoro e concedervi qualche ora di sano e meritato cazzeggio.
Se siete pronti per (l’ennesimo) weekend all’insegna di birre, birre, birre e volendo anche qualche chiacchiera, sappiate che non mancheranno gli spunti di riflessione. E come sempre, il nostro caro mondo del web è piuttosto generoso sotto questo punto di vista.
L’evento che più di tutti ha segnato la settimana appena trascorsa è rigorosamente made in USA: parliamo del Super Bowl, la finale della lega professionistica statunitense di football americano. Nonostante si tratti di un evento sportivo, della squadra che ha vinto, onestamente, ci importa ben poco. Concentriamoci invece sull’intervallo musicale dello show, quello che l’anno scorso aveva visto Lady Gaga volare come una colomba pasquale sul tetto dello stadio, per intenderci. Quest’anno è toccato ai Maroon 5, ma oltre agli addominali e ai tatuaggi tamarri di Adam Levine , non è pervenuto molto altro.
Meno male che è arrivato SpongeBob a risollevare le sorti dello show: i fan avevano lanciato una petizione per commemorare la scomparsa del suo creatore durante il Super Bowl, e gli organizzatori li hanno accontentati mostrando un filmato poco prima dell’esibizione di Travis Scott. C’è stato un po’ di malcontento, visto che non è stata eseguita la celebre canzone del cartoon “Sweet Victory”, ma qualche secondo della spugna animata ha regalato più gioie di tutti gli altri ospiti messi insieme. Col senno del poi ci viene da pensare che forse sì, lo show musicale sarebbe stato meglio affidarlo a SpongeBob che ai Maroon 5.
Restiamo in tema di sport (sul serio stavolta) con una notizia che ha mandato in visibilio tutti i tifosi del Napoli: l’annuncio della permanenza di Hamsik nella squadra partenopea. Erano infatti già iniziate le trattative per la sua cessione ad un club cinese, ma il calciatore si è probabilmente reso conto che avrebbe dovuto salutare per sempre pizze, babà e sfogliatelle, e ci ha ripensato. La motivazione ufficiale, recita però che «le modalità di pagamento della cifra pattuita non collimano con gli accordi presi in precedenza». Insomma, nessuno può fare il cinese con De Laurentis. Nemmeno i cinesi stessi.
Dulcis in fundo, la notizia che milioni di italiani stavano aspettando: è finalmente online il sito del reddito di cittadinanza. Gigino Di Maio ha mantenuto la sua parola, in barba ai vari uccellacci del malaugurio che lo accusavano di raccontare castronerie per accumulare voti. Che poi non sappia nemmeno lui come ci sia riuscito beh, quella è un’altra storia.