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Crollo termico a -52 gradi in poche ore, animali morti congelati: video shock

L'incredibile storia del crollo termico improvviso in Cina ha causato la morte tragica di numerosi animali congelati

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Stefania Cicirello

Stefania Cicirello

Content Specialist

Content writer, video editor e fotografa, ha conseguito un Master in Digital & Social Media Marketing. Scrive articoli in ottica SEO e realizza contenuti per social media, con focus su Costume & Società, Moda e Bellezza.

La scena è da brividi e sembra uscita direttamente da un film catastrofico di Hollywood, purtroppo però è la cruda realtà che si è verificata in Cina, lasciando dietro di sé un sentiero di distruzione e morte. Il video virale che ha colpito il mondo intero mostra decine di papere morte congelate in un fiume apparentemente trasformato in ghiaccio in pochissimo tempo. Cosa si cela dietro questo spettacolo spaventoso?

Il video shock diventato virale

Le immagini, diffuse sui social media e rapidamente condivise in tutto il mondo, sono state pubblicate per la prima volta lunedì 19 febbraio, suscitando immediatamente scalpore e preoccupazione. La popolare scrittrice cinese e attivista del Falun Gong, Jennifer Zeng, ora rifugiata in Australia, è stata tra le prime a diffondere il video, collegandolo agli effetti devastanti del cambiamento climatico. Ma cosa è successo realmente lungo il fiume Aksu, nella regione dello Xinjiang, in Cina?

Per capire appieno l’accaduto, sono stati interpellati esperti e climatologi. Secondo loro, la zona colpita è solitamente soggetta a un clima rigido e siberiano durante questo periodo dell’anno. Tuttavia, l’inverno cinese ha visto anomalie climatiche significative, con temperature ben al di sopra della media. In particolare, si sono registrati incrementi di temperatura che hanno portato a un inverno eccezionalmente mite, con scostamenti fino a 12 gradi Celsius superiori alla norma.

Tra il 16 e il 18 febbraio, si è verificato un repentino cambiamento: una brusca diminuzione delle temperature ha riportato il clima ai valori medi, se non addirittura al di sotto di essi. Si è registrato un crollo termico di circa 30 gradi Celsius in poche ore, con temperature che hanno raggiunto picchi fino a -52 gradi Celsius. Questo improvviso tracollo termico ha avuto conseguenze disastrose per la fauna selvatica lungo il fiume Aksu.

È quindi probabile che gli animali, colti di sorpresa dall’arrivo delle correnti fredde, abbiano tentato di allontanarsi. Tuttavia, le violente correnti discendenti potrebbero averli intrappolati e disorientati, facendoli precipitare sul fiume che, con il rapido abbassarsi delle temperature, si è ghiacciato istantaneamente. Papere, oche e altre specie non sono riuscite a fuggire e sono rimaste intrappolate nel ghiaccio, condannate a una morte atroce.

Il cambiamento climatico è alla base del crollo climatico improvviso

Questa tragedia, sebbene sorprendente e scioccante, non è da considerarsi un evento isolato. Rientra piuttosto in un quadro più ampio di cambiamenti climatici in atto, con temperature fuori stagione che stanno diventando sempre più frequenti e intense. Gli effetti di questo nuovo scenario climatico si fanno sentire su tutte le forme di vita, compresa quella animale, che devono adattarsi a cambiamenti repentini e estremi.

Il crollo termico che ha portato alla morte di numerosi animali lungo il fiume Aksu è un segnale inequivocabile dei cambiamenti climatici in corso. È un monito che ci invita a riflettere sull’urgenza di adottare misure concrete per contrastare il riscaldamento globale e proteggere il nostro pianeta e tutte le forme di vita che lo abitano. Solo agendo con determinazione e responsabilità possiamo sperare di evitare tragedie simili in futuro e preservare il delicato equilibrio del nostro ecosistema.

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