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Festa di Santo Stefano: storia e significato

Perchè la festa di Santo Stefano si celebra il 26 dicembre? Scopriamo chi era il primo martire cristiano, la cui vita è raccontata negli Atti degli Apostoli

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La Chiesa Cattolica celebra la festa di Santo Stefano il 26 dicembre, laddove la Chiesa ortodossa lo festeggia il 27 dicembre. La celebrazione liturgica è stata fissata subito dopo Natale in quanto nei giorni immediatamente successivi alla nascita di Cristo vengono ricordati i primi martiri e tutti coloro che furono vicini al Salvatore durante la sua avventura terrena (i comites Christi). Santo Stefano è il primo protomartire cristiano ed il suo nome, in lingua greca (Stéphanos, in latino Stephanus), significa corona, coronato.

Non si conoscono precisamente le origini di Santo Stefano: secondo alcune fonti era greco, secondo altre ebreo. Quello che è certo è che fu uno dei sette diaconi chiamati ad assistere gli Apostoli nella diffusione dei Vangeli e ad amministrare i beni comuni. Proprio per questa ragione, nell’iconografia sacra, il primo martire è rappresentato con la dalmatica, l’abito liturgico proprio dei diaconi. Gli ultimi momenti di vita di Santo Stefano sono raccontati negli Atti degli Apostoli. Nei capitoli 6 e 7 si narra che Stefano, uomo molto saggio e instancabile, era stato in grado di diffondere il Verbo di Dio e di convertire moltissima gente.

A causa della totale fede in Cristo, gli ebrei lo arrestarono nel giorno di Pentecoste e lo accusarono di blasfemia, ma il Sinedrio, il supremo consiglio ebraico, non aveva il potere di pronunciare una condanna a morte. Secondo le Sacre Scritture, quindi, Stefano morì lapidato dalla folla, nel 33 o 34 d.C., mentre chiedeva a Dio di perdonare gli aggressori. Collegati alla sua morte, gli emblemi di Santo Stefano sono le pietre e la palma. Conseguentemente, egli viene invocato al fine di guarire dai calcoli e dal mal di testa; è legato alla corona del martirio ed è ritenuto il protettore dei tagliapietre e dei muratori.

La festa di Santo Stefano è stata riconosciuta in Italia a partire dal 1947, al fine di rendere ancora più solenni le celebrazioni del Natale e della nascita del Figlio di Dio; lo stesso motivo lo si ritrova a Pasqua, con il prolungamento della festa al Lunedì dell’Angelo. Non si tratta quindi di feste di precetto. Il primo martire cristiano, dotato di autentica fede, grande cultura e profonda saviezza, viene festeggiato anche in Irlanda, Germania, Croazia, Austria, Danimarca, Romania e Catalogna.

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