È vero che la saggezza popolare dice che una mela al giorno toglie il medico di torno ma la verità è che esiste un altro frutto miracoloso in grado di allontare il rischio di sviluppare la sindrome di Alzheimer e i sintomi tipici della demenza. Curiosi di scoprire di quale si tratta? Non è così frequente sulle nostre tavole ma non si tratta neppure di una rarità introvabile, anzi!
Secondo uno studio recentemente pubblicato dai ricercatori dell’Università di Cincinnati sulla rivista Nutrients, il frutto in grado di ridurre la possibilità di sviluppare l’Alzheimer è il mirtillo: aggiungerlo alla propria dieta può rivelarsi fondamentale al fine di prevenire i sintomi della demenza senile.
Nella ricerca, intitolata Blueberry Supplementation in Midlife for Dementia Risk Reduction (ovvero L’integrazione di mirtilli nella mezza età per ridurre il rischio di demenza), leggiamo che mangiare frequentemente e quotidianamente mirtilli può infatti migliorare le prestazioni cognitive e influenzare il metabolismo e la funzione cerebrale. Uno stimolo in più per il nostro corpo, in grado di prevenire la neurodegenerazione.
Fondamentale è integrare la propria dieta con i mirtilli nella cosiddettà mezza-età, ovvero tra i 50 e i 65 anni. Su questa fascia di popolazione è infatti stato condotto l’intero studio, sottoponendo alcuni individui (già a rischio, in sovrappeso, pre-diabete e soggetti a cali di memoria) alcuni test in grado di valutarne le performance cognitive. Durante questi test, i risultati migliori sono stati osservati in quei soggetti che si erano sottoposti alla quotidiana assunzione di integratori a base di mirtilli, lasciando così intendere che questi frutti di bosco possiedano poteri rigeneranti oltre alle loro tante qualitòà.
I ricercatori fanno sapere che lo studio necessita di ulteriori conferme e approfondimenti. Tuttavia, dati i primi risultati ottenuti, assumere quotidianamente dei mirtilli (o anche degli integratori) è decisamente consigliabile! Pronti a farne una bella scorta?
