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L’alito cattivo frequente può segnalare questo problema di salute

Da patologie cardiache al cancro, l’alitosi può essere un campanello d’allarme da non sottovalutare.

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L’igiene orale è un aspetto fondamentale nella cura della persona, e non a caso fin da bambini ci viene insegnato a prenderci cura della nostra bocca. Lavare i denti dedicandovi il tempo e l’attenzione necessari e farsi controllare periodicamente dal dentista sono buone pratiche che ci mettono al riparo da complicazioni gravi che rischiano di farci soffrire parecchio. Ma la condizione della nostra bocca è un indicatore importante in quanto fornisce suggerimenti utili sullo stato di salute generale. Un esempio? Un problema come l’alitosi potrebbe nascondere altro.

L’alito cattivo, infatti, è in primo luogo un fastidio che può metterci in imbarazzo nelle situazioni di socialità, impattando negativamente sul nostro modo di comportarci e anche sull’umore. Inoltre, questo disturbo può essere sintomo di diversi problemi di salute in quanto è connesso con la salute dell’intestino di cui costituisce un vero e proprio campanello d’allarme. Se, quindi, soffriamo insistentemente di questo disagio, il primo passo da compiere è rivolgersi al proprio medico curante per procedere poi secondo le prescrizioni che saprà darci.

Nella maggior parte dei casi si tratta di una condizione localizzata dettata da secchezza delle fauci o da tonsillite ma vi sono anche situazioni più complesse. Per esempio, a causare l’alito cattivo può essere il reflusso gastro-esofageo per cui gli acidi dello stomaco tendono a risalire lungo l’apparato digestivo provocando alitosi. O ancora, la causa potrebbe risiedere addirittura nei reni il cui funzionamento anomalo dovuto alla presenza di tossine pericolose ha conseguenze sull’apparato respiratorio.

Ma il respiro è collegato anche alla circolazione, per cui una patologia cardiaca può avere ripercussioni sull’alito. Infine, nella peggiore delle ipotesi, l’alitosi può essere sintomo della presenza di un cancro. Diversi studi, infatti, hanno rilevato che la presenza di cellule cancerogene comporta il rilascio di odori dovuti a sostanze chimiche specifiche che circolano nel corpo. È il caso, per esempio, di alito dall’odore metallico, campanello d’allarme a livello polmonare, o che sa di muffa, segnale che qualcosa sta compromettendo fegato, reni o gola.

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