Se vi si dovesse chiedere qual è l’uso più comune del sale, probabilmente rispondereste la realizzazione di snack salati oppure la conservazione di cibi stagionati. D’altronde sono oltre 8mila anni che questo minerale viene impiegato per condire i cibi.

Il sale è praticamente ovunque: prodotti da forno, snack, cereali, panini, carne. Ci sono, inoltre, tante varietà di sale, da quello più comune da tavola a varietà più esotiche e costose come il fleur de sel, il sale dell’Himalaya e persino il sale marino antartico. Eppure, nonostante tutto questo, l’uso più comune del sale non è in realtà quello che riguarda il cibo, ma un altro che nulla ha a che fare con la cucina.

L’uso più comune del sale è lo sbrinamento autostradale. Chiunque viva dove nevica ha molto probabilmente ben presente che cosa siano i camion del sale e magari ha persino dovuto usare il sale per pulire il proprio vialetto o marciapiede. Secondo lo United States Geological Survey (USGS) Minerals Information, lo sbrinamento delle autostrade è l’uso numero uno del sale, rappresentando il 43% del sale totale consumato nel 2018.

La produzione alimentare e gli usi agricoli hanno rappresentato solo il 3% dell’uso totale ciascuno, il che mette davvero in prospettiva la quantità di sale utilizzata per scongelare le autostrade ogni anno. Il sale è un efficace antigelo perché in realtà abbassa il punto di congelamento dell’acqua, secondo How Stuff Works. Mentre l’acqua normalmente si congela a 32 gradi Fahrenheit o 0 gradi Celsius, l’aggiunta di sale comporta il fatto che deve diventare più fredda affinché si formi il ghiaccio. Ad esempio, una soluzione salina al 10% abbassa la temperatura di congelamento a 20 gradi Fahrenheit e una soluzione salina al 20% la abbassa a 2 gradi Fahrenheit.

Gli usi di questo prezioso minerale sono infiniti, quindi è facile capire perché è così popolare da tanto tempo.