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Re Carlo, imbarazzante gaffe televisiva: l'errore nei sottotitoli

Re Carlo protagonista di una gaffe televisiva epica! L'errore nei sottotitoli del Today Show che ha fatto il giro del web.

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Giuseppe Guarino

Giuseppe Guarino

Giornalista

Ph(D) in Diritto Comparato e processi di integrazione e attivo nel campo della ricerca, in particolare sulla Storia contemporanea di America Latina e Spagna. Collabora con numerose testate ed è presidente dell'Associazione Culturale "La Biblioteca del Sannio".

Re Carlo III d’Inghilterra si è ritrovato al centro di un’imbarazzante gaffe televisiva dopo che i sottotitoli di un noto programma televisivo statunitense hanno affermato che si stava sottoponendo a un “intervento di prostituzione“, anziché all’intervento alla prostata che subirà questa settimana. Ma come mai la gaffe è stata così terribile? Su cosa si saranno mai confusi per arrivare a un errore tanto clamoroso? Scopriamolo insieme.

Re Carlo III verso l’intervento alla prostata: cosa dovrà fare il sovrano

Andiamo con ordine e partiamo dal principio. Re Carlo III ha recentemente attirato l’attenzione mediatica per motivi diversi dai soliti scandali reali: l’intervento alla prostata. Il 17 gennaio scorso, Buckingham Palace ha annunciato che il sovrano britannico avrebbe dovuto sottoporsi a un intervento chirurgico per trattare un ingrossamento della prostata. Nonostante la natura benigna della procedura, il re dovrà sospendere temporaneamente i suoi impegni pubblici.

L’errore in diretta tv: Re Carlo e l’intervento di “prostituzione”

Fin qui tutto abbastanza ordinario, sebbene la notizia sia stata subito rilanciata in seguito a un equivoco grottesco che ha avuto luogo durante la messa in onda del popolare programma statunitense The Today Show.

Durante un servizio sull’imminente procedura medica dalla quale dovrà sottoporsi il monarca, i sottotitoli del programma hanno affermato che Re Carlo si sarebbe sottoposto a un “intervento di prostituzione” (in inglese, “prostitute surgery“), anziché alla corretta traduzione di “prostate surgery“. La confusione ha avuto origine dalla somiglianza fonetica tra i termini inglesi “prostate” e “prostitute“. Inutile dire che basta avere familiarità con uno smartphone per rendersi conto che si è probabilmente trattato di una questione di correzione automatica.

L’ironia dei social sulla “prostitute surgery” di Carlo III

La notizia ha immediatamente scatenato l’ironia e la derisione sui social, con numerosi utenti che hanno commentato l’incredibile errore. La star di Below Deck, Kate Chastain, non ha potuto fare a meno di condividere l’incidente, pubblicando su X – quello che una volta si chiamava Twitter – una citazione sarcastica con tanto di screenshot del programma tv: “Ultime notizie stamattina al Today Show“, seguita da un’emoji che piange.

Altri utenti si sono uniti al coro dei commenti, scherzando sulla questione da più punti di vista. “Il controllo ortografico dà e il controllo ortografico toglie”, ha scritto una persona. E un’altra ha subito commentato: “Finalmente si sta liberando di Camilla” .

Nonostante la natura imbarazzante della gaffe, sembra proprio che il malinteso sia stato dovuto a una semplice somiglianza fonetica tra i due termini.

La reazione di Re Carlo alla gaffe televisiva

Nonostante la clamorosa gaffe televisiva, Re Carlo ha mantenuto un totale silenzio sulla questione. Fino ad ora, non sono stati rilasciati commenti ufficiali o dichiarazioni dal palazzo reale in merito all’errore nei sottotitoli del Today Show. Ma questo non ci sorprende. Anche perché, come avrebbe potuto rispondere?

Il motivo della reazione compassata di Buckingham Palace alla gaffe televisiva su Re Carlo

È interessante però notare che il Re è attivamente presente online attraverso gli account ufficiali della Famiglia Reale inglese.

Dopo la morte della Regina Elisabetta II, sono stati apportati diversi cambiamenti a tutti profili social legati ai royals. Tra questi, l’aggiornamento delle foto e delle informazioni di contatto. Tuttavia, è interessante notare che gli account Instagram e Twitter del profilo Clarence House, che precedentemente seguivano Re Carlo e Camilla, non vengono più aggiornati anche se restano online.

Carlo ha scelto di mantenere uno stile di comunicazione simile a quello della Regina Elisabetta, con tweet e post formali e istituzionali. Tuttavia, le reazioni degli utenti ai suoi messaggi sono notevolmente cambiate, dato che ora caratterizzate da messaggi astiosi e accuse sugli introiti della famiglia reale britannica. Inutile dire che con Elisabetta II questo succedeva soltanto marginalmente, dato che la sovrana collezionava affetto e messaggi di sostegno ad ogni sua esternazione pubblica.

La sfida social di Re Carlo III: saprà essere anche un re del web?

L’importanza del consenso in rete, d’altronde, non è una questione di poco conto. Anzi, potrebbe diventare un problema estremamente critico per Re Carlo, soprattutto considerando, tra i suoi sudditi, la fascia di generazione più giovane.

Un sondaggio condotto qualche tempo fa dalla BBC indica infatti un divario significativo nell’atteggiamento verso la monarchia tra le diverse fasce d’età. Mentre il 78% degli over 65 supporta la monarchia, solo il 32% dei giovani tra i 18 e i 24 anni condivide lo stesso punto di vista. Inoltre, il 38% di questo gruppo desidera un capo di Stato eletto anziché un monarca. Praticamente un gruppo corposo di ferventi repubblicani…

Questa discrepanza evidenzia una sfida significativa per Carlo nel cercare di guadagnare consenso, rendendo cruciale l’adattamento della sua presenza online e delle sue strategie di comunicazione.

Se Re Carlo intende recuperare consensi online e migliorare la percezione delle generazioni più giovani, sembra inevitabile che debba prendere spunto dall’eredità digitale della madre. Studiare attentamente il modo in cui la Regina Elisabetta II ha gestito la sua presenza sui social potrebbe fornire al monarca suggerimenti preziosi su come affrontare le sfide della modernità digitale.

Tuttavia, la strada per recuperare consensi in rete potrebbe già essere segnata per lui, considerando la natura intrinsecamente diversa delle reazioni e delle aspettative dei cittadini rispetto al passato. Resta da vedere se Carlo sarà in grado di navigare con successo attraverso le acque tumultuose della reputazione online e del consenso pubblico nel secolo XXI.

La strategia di comunicazione di Carlo passa dall’intervento alla prostata?

Ad ogni modo, Re Carlo sembra aver trovato un modo astuto di gestire la sua comunicazione pubblica attraverso l’annuncio dell’intervento alla prostata. La notizia è stata condivisa direttamente online con uno scopo dichiarato: sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza dei controlli medici per la salute maschile. Tuttavia, dietro questo proposito ufficiale, sembrano celarsi anche altre intenzioni.

Lo stesso giorno, infatti, Kensington Palace aveva emesso una dichiarazione ufficiale confermando che Kate Middleton si stava riprendendo in ospedale a seguito di un intervento programmato. Benché i dettagli sulla natura esatta dell’intervento siano rimasti vaghi, è stato chiarito che non si trattava di un tumore. La prospettiva di una degenza di due settimane suggerisce che la Principessa non si mostrerà in pubblico prima di Pasqua.

Gli esperti della royal family hanno notato con attenzione che il rilascio tempestivo di una dichiarazione dettagliata sulla salute del Re, subito dopo l’annuncio dell’importante intervento chirurgico al quale si è sottoposto la Principessa, potrebbe non essere casuale.

Questa tempistica mirata ha avuto l’effetto di deviare l’attenzione dal delicato stato di salute della nuora, offrendo al pubblico un nuovo elemento di discussione. La domanda che si pone spontanea è se Re Carlo stia cercando di trasformare la sua salute personale in una sorta di scudo per proteggere l’immagine della famiglia reale, specialmente alla luce degli attuali dibattiti sulla salute di Kate Middleton. Resta da vedere se questa mossa tattica avrà l’effetto desiderato sui sentimenti del pubblico nei confronti del monarca.

Sarà un modo per cercare di recuperare consensi e reputazione?

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