Vivere fino a 100 anni, il valore del sangue che indica longevità

Alcuni valori del sangue possono darci indicazioni sulla nostra longevità e magari farci vivere fino a 100 anni. Scopri quali sono.

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Giuseppe Guarino

Giuseppe Guarino

Giornalista

Ph(D) in Diritto Comparato e processi di integrazione e attivo nel campo della ricerca, in particolare sulla Storia contemporanea di America Latina e Spagna. Collabora con numerose testate ed è presidente dell'Associazione Culturale "La Biblioteca del Sannio".

Avere una vita lunga è da sempre il sogno di molti, magari anche di quelli che aspirano a trovare la “fonte della giovinezza” o, perché no, a vivere per sempre. La chiave, però, non è solo la longevità in sé, bensì l’importanza di poter vivere una vita che, oltre che lunga, sia anche sana. A riguardo, è intervenuta una ricerca svedese, che ci illustra come ci sono alcuni valori del sangue in grado di dirci se possiamo aspirare o meno ad arrivare almeno a cent’anni. Curiosi di scoprire di quali si tratta?

Vivere fino a 100 anni? È scritto in alcuni marcatori del sangue

Andiamo con ordine e partiamo dal principio. Secondo una recente ricerca, sembra che alcuni marcatori biologici presenti nel sangue possano svelare i segreti della longevità. Uno studio innovativo pubblicato su GeroScience dagli esperti dell’unità di Epidemiologia dell’Università di Stoccolma ha gettato luce su questi sorprendenti indicatori di longevità. L’articolo non a caso si intitola “Blood biomarker profiles and exceptional longevity: comparison of centenarians and non-centenarians in a 35-year follow-up of the Swedish AMORIS cohort”, ovvero “Profili di biomarcatori ematici e longevità eccezionale: confronto tra centenari e non centenari in un follow-up di 35 anni della coorte svedese AMORIS”.

Quella che emerge da questa ricerca è la possibilità che il destino della nostra longevità sia in qualche modo scritto nel sangue. Come se fossimo dei “predestinati”. I profili metabolici dei centenari, si è scoperto, sono già tracciati decenni prima del raggiungimento del loro secolo di vita. Un dettaglio, questo, che apre un nuovo capitolo nell’ambito della medicina preventiva, permettendo una comprensione più profonda del legame tra il corpo e la longevità.

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I marcatori del sangue che indicano una vita lunga

I ricercatori hanno individuato vari biomarcatori nel sangue che sembrano avere un ruolo cruciale nel predire una maggiore longevità. Questi includono:

  • colesterolo totale
  • glucosio
  • aspartato aminotransferasi (Asat)
  • gamma-glutamil transferasi (GGT)
  • fosfatasi alcalina (Alp)
  • lattato deidrogenasi (LD)
  • creatinina
  • livelli di ferro

Gli ultimi due, in particolari sono strettamente legati alla salute del fegato. Inoltre, si è scoperto che anche i livelli di ferro giocano un ruolo significativo. Tra i biomarcatori identificati, la creatinina spicca come un indicatore fondamentale dello stato di salute dei reni, e di conseguenza, della longevità.

I partecipanti centenari coinvolti nello studio hanno mostrato valori inferiori di glucosio, creatinina e acido urico rispetto ad altri individui. In particolare, la creatinina (il cui valore riflette la funzionalità renale) emerge come uno dei marcatori più rilevanti per predire la possibilità di avere una vita più lunga. Il monitoraggio di questi indicatori nel sangue, quindi, potrebbe offrire alla medicina e alla ricerca scientifica una visione chiave per aiutare le persone a vivere più a lungo e in salute.

E voi? Siete già corsi in un laboratorio analisi a farvi fare un prelievo per scoprire se siete tra i “predestinati” che vivranno fino a 100 anni (o anche di più)? Dopo questa ricerca, si prevedono code ancora più lunghe del solito!

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