Il cuoco malato di Sla che cucina grazie al fratello

Paolo è un cuoco malato di Sla che oggi fa il cuoco per le persone che soffrono della sua stessa patologia, grazie al fratello

17 Gennaio 2017
Fonte: Facebook

Paolo Palumbo ha 19 anni e da due combatte contro la Sla. Quando aveva solamente 17 anni gli hanno diagnosticato la sclerosi laterale amiotrofica, ma lui non ha mai perso la voglia di vivere e oggi cucina grazie a sui fratello. Originario di Oristano, in Sardegna, nonostante la giovane età e la patologia che l’ha colpito, ha mostrato un carattere d’acciaio, inseguendo il suo sogno, quello di diventare un cuoco.

“Mio padre fa il cuoco, da lui ho ereditano l’amore per l’arte culinaria – ha raccontato in un’intervista, svelando di riuscire a cucinare ancora grazie a suo fratello, che esegue le ricette per lui -. Ho entrambe le braccia paralizzate, non potrei cucinare senza il supporto di mio fratello: in pratica io do la ricetta e lui esegue in base alle mie indicazioni”.

Il suo sogno era quello di iscriversi all’Accademia di Gualtiero Marchesi, ma nel 2015 gli fu diagnosticata la Sla, che in breve tempo gli paralizzò entrambe le braccia. “Ho uno dei peggiori primati che esistano – ha svelato – ossia che sono il più giovane caso in Italia e uno dei più rari d’Europa perché ho la compromissione del motoneurone 1 e 2 (bulbare e spinale)”.

Da allora il fratello Rosario ha deciso di lasciare gli studi per aiutarlo a  combattere la Sla e a realizzare il sogno di cucinare piatti da chef. I due hanno realizzato il progetto Sapori a Colori che aiuta i malati di sclerosi laterale amiotrofica a ritrovare l’amore per la buona cucina.

Tutto è iniziato quando Paolo è stato ricoverato al Nemo, il centro specializzato in patologie neurodegenerative di Milano, dove sta sperimentando un nuovo farmaco. Lì ha incontrato Antonio, affetto anche lui da Sla e tracheotomizzato, alimentato tramite una sonda nello stomaco.

“‘Che cosa ti manca di più?’, gli ho chiesto. ‘Sentire i sapori’, mi ha risposto – ha raccontato Paolo –  Da lì è nato il mio progetto SAPORI A COLORI, in collaborazione con lo chef Luigi Pomata, un libro di ricette semplici per pazienti con problemi di deglutizione, disfalgia o alimentati tramite sonde per aiutare i familiari a cucinare, poi a omogeneizzare e somministrare per via orale o tramite sonda il piatto”.

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