Perché il “bacio sulla bua” della mamma è in grado davvero di far passare il dolore del figlio

Il potere del "bacio sulla bua" della mamma: il contatto fisico dei genitori è una vera e propria medicina naturale per i bambini!

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Giuseppe Guarino

Giuseppe Guarino

Giornalista

Ph(D) in Diritto Comparato e processi di integrazione e attivo nel campo della ricerca, in particolare sulla Storia contemporanea di America Latina e Spagna. Collabora con numerose testate ed è presidente dell'Associazione Culturale "La Biblioteca del Sannio".

La saggezza popolare non è sempre una lunga lista di luoghi comuni e di superstizioni, ma talvolta riflette anche alcune verità scientifiche profonde. “Un bacino sulla bua e passa il dolore” non è solo un modo di dire, ma una realtà confermata dalla ricerca. Il contatto fisico, infatti, e in particolare il tocco e gli abbracci dei genitori, ha dimostrato di avere un impatto significativo sul benessere fisico e mentale dei bambini, e non solo.

Perché il contatto fisico tra genitori e bambini riesce a far passare davvero il dolore?

Andiamo con ordine e partiamo dal principio. Secondo uno studio recente pubblicato sulla rivista scientifica “Nature Human Behaviour” il legame tra il contatto fisico dei genitori e il benessere dei bambini è estremamente potente. I risultati sono stati sorprendenti: un semplice abbraccio prolungato o una carezza amorevole possono ridurre lo stress, alleviare il dolore e persino favorire un aumento di peso nei neonati.

Non è solo una questione di comfort emotivo. Il contatto fisico ha dimostrato di avere effetti tangibili sulla fisiologia dei bambini. Riduce i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, nel loro corpo, consentendo loro di rilassarsi e migliorare la loro respirazione. Inoltre, il contatto pelle a pelle con i genitori nei primi giorni di vita ha dimostrato di essere particolarmente benefico, facilitando un senso di sicurezza e adattamento in un ambiente nuovo e sconosciuto.

Gli studiosi hanno infatti analizzato anche esperimenti alternativi, nei quali si studia il contatto fisico con estranei e addirittura con delle braccia robotiche. Il risultato è ancora una volta una conferma: nulla è potente come il rapporto che si instaura tra i neonati e i genitori. Il contatto fisico tra loro, infatti, è quello che dà maggiori benefici e permette davvero di alleviare stress e dolore, come se fosse una sorta di anestetico del tutto naturale.

Per questi motivi, il classico “bacino sulla bua” dato dalla mamma al bambino rappresenta effettivamente un modo per far passare il dolore.

Anche gli adulti beneficiano del contatto umano

Ma gli effetti positivi del contatto fisico non si limitano ai neonati. Gli adulti possono trarre enormi benefici dal contatto umano, che può ridurre lo stress, alleviare l’ansia e persino combattere la depressione. Questo è particolarmente vero quando il contatto proviene da figure familiari, che hanno dimostrato di avere un impatto ancora maggiore sul benessere generale della persona.

La scienza conferma che il tocco è un linguaggio universale di conforto e guarigione, con effetti che si estendono dalla culla all’età adulta. Il volto, la testa e il cuoio capelluto sono particolarmente sensibili al contatto affettuoso, e la durata e l’origine del tocco possono influenzare il suo impatto sulla salute e sul benessere.

Possiamo quindi affermare con assoluta certezza il “bacio sulla bua” della mamma non è solo un gesto di affetto, ma una vera e propria medicina naturale che può lenire il dolore e promuovere il benessere fisico e mentale dei nostri figli. La scienza conferma ciò che il cuore sa da tempo: non c’è niente di più potente del contatto umano nell’apportare conforto e guarigione.

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