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In 31 bloccati dentro Ikea, ecco come hanno risolto la serata

Una tempesta di neve ha fatto sì che 31 persone si ritrovassero a passare la notte da Ikea per un soggiorno inaspettato ma molto confortevole

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Tempesta di neve in Daminarca? Che problema c’è, si dorme da Ikea. È successo davvero ad Aalborg, dove 31 persone si sono trovate a dover trascorrere la notte nel famoso negozio di mobili.

Mercoledì 1 dicembre, verso sera, come riporta Lastampa.it, una violenta tempesta di neve ha completamente paralizzato il traffico in quasi tutto lo Jutland settentrionale. 30 cm di neve sono caduti in poche ore, molte strade sono state chiuse, tante le auto rimaste bloccate. La polizia ha invitato i cittadini a non uscire, anche perché la temperatura scesa in picchiata sotto zero ha reso le vie delle piste di pattinaggio.

A questo punto il grande magazzino d’arredamento rimasto praticamente isolato ha offerto ai sei clienti che si erano attardati per gli acquisti, e ai venticinque dipendenti presenti, la possibilità di passare la notte dove si trovavano.

“Avremmo dovuto chiudere alle 20 – ha raccontato Peter Elmose, direttore del negozio – ma ci siamo resi conto che non si poteva mandare fuori e spegnere le luci. Non era assolutamente possibile. Quindi abbiamo deciso che chi era lì potesse rimanere dentro al grande magazzino per la notte, trovando una sistemazione per tutti”.

Detto fatto, e bisogna dire che i “reclusi” non se la sono neppure passata tanto male: il personale si è attivato e tutti si sono potuti rifocillare con torte, dolci alla cannella, caffè, cioccolata calda, bibite e birra. Poi tutti insieme in poltrona a guardare in televisione un tradizionale programma natalizio e una partita di calcio.

Le norme di distanziamento anti Covid sono state scrupolosamente rispettate, e i sei clienti sono poi stati alloggiati sui letti “su cui avevano sempre desiderato dormire”, o sui divani e i divani letto del reparto soggiorno, avendo l’opportunità di scegliere quello che preferivano, mentre lo staff del negozio ha trascorso la notte in altre parti del grande show room.

“La cosa più importante è stata prenderci cura l’uno dell’altro e che tutti abbiano potuto sentirsi al sicuro”, ha aggiunto il direttore che lavora per Ikea da 16 anni e non si era mai trovato in una situazione simile.

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