Fonte: Ansa

Putin, terribile 'regalo' di Pasqua per l'Occidente: la minaccia nucleare

La Russia ha un "regalo" di Pasqua per l'Occidente? Le ultime dichiarazioni di Putin hanno acceso l'allarme su una minaccia nucleare.

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Giuseppe Guarino

Giuseppe Guarino

Giornalista

Ph(D) in Diritto Comparato e processi di integrazione e attivo nel campo della ricerca, in particolare sulla Storia contemporanea di America Latina e Spagna. Collabora con numerose testate ed è presidente dell'Associazione Culturale "La Biblioteca del Sannio".

Con l’arrivo della Pasqua sempre più vicino, l’atmosfera di gioia e rinascita di questa santa giornata viene offuscata da una minaccia incombente: la Russia di Vladimir Putin ha lanciato un sinistro avvertimento all’Occidente, rivelando al mondo i potenziali bersagli della sua potenza nucleare. Inutile dire che le recenti dichiarazioni hanno scosso il mondo intero, portando con loro l’incubo di una possibile Terza Guerra Mondiale. Ma da dove sono nate queste minacce? E soprattutto, quali sono i paesi della NATO minacciati di subire il furore nucleare di Mosca?

Pasqua: la minaccia della Russia all’Occidente

La prospettiva di una Pasqua 2024 segnata da tensioni geopolitiche e dalla minaccia nucleare non può che essere allarmante, al punto che ha scatenato un’ondata di preoccupazione a livello globale. A fronte di questa situazione, è fondamentale comprendere l’origine delle minacce che arrivano dal Cremlino e analizzare attentamente quali nazioni potrebbero trovarsi nel mirino della Russia.

Dietro queste oscure parole, infatti, si celano complesse dinamiche geopolitiche e tensioni internazionali che vanno oltre il contesto della guerra in Ucraina. È innegabile che l’escalation di Putin abbia aggiunto uno strato di incertezza e apprensione in un mondo già instabile. Ma ora i rischi sembrano essere veramente grandissimi.

Putin, il regalo di Pasqua: Quali sono i paesi che colpirebbe in caso di scoppio di una guerra

Andiamo con ordine e partiamo dal principio. Secondo il portavoce di Putin, Vladimir Solovyov, Francia, Germania e Stati Uniti sono i primi potenziali bersagli di un attacco nucleare russo, alimentando timori e speculazioni su un futuro dal destino incerto.

Solovyov, in una dichiarazione carica di tensione, ha enfatizzato che il trio di Paesi occidentali avrebbe interessi che vanno oltre la semplice geopolitica, sottolineando che essi vorrebbero non solo destabilizzare Mosca, ma addirittura “la distruzione della Russia“. Queste parole sono state pronunciate in un momento di crescente ostilità tra Mosca e le capitali occidentali, agitando ancora di più le acque già turbolente delle relazioni internazionali.

Tra le altre cose, Solovyov ha detto: “L’obiettivo della Francia non è solo ottenere risorse gratuite dal territorio della Russia, ma la distruzione della Russia. La soluzione finale della questione russa”.

E ancora: “Perché penso che dovremmo effettuare un attacco contro l’Occidente? Perché riesco a vedere attraverso di loro! Dicono: ‘La Russia non può dirci come aiutare l’Ucraina!’. Non sta a voi dettare come la Russia può rispondere“. Parole che, ovviamente, suonano come una minaccia.

La Russia colpirà l’Europa: Francia, Germania, Regno Unito e Polonia tra i bersagli

Il clima di incertezza è alimentato dalle indicazioni che altri Paesi, come il Regno Unito e la Polonia, potrebbero trovarsi a loro volta nella lista dei potenziali obiettivi nucleari russi. La retorica bellicosa e la minaccia di un conflitto nucleare, che sembrava appartenere a un’epoca passata e ormai dimenticata, si riaffacciano prepotentemente nel presente, mettendo in discussione la stabilità e la sicurezza del mondo intero.

Solovyov ha infatti fatto delle aggiunte alla sua lista originale e ha aggiunto: “Esatto, Francia, Germania, Polonia, Gran Bretagna“. In definitiva, il portavoce di Putin dice di essere indeciso su dove il Cremlino potrebbe lanciare i propri missili per primo, se ne avesse motivo.

Ha detto: “Non riesco a decidere: Parigi o Marsiglia? Cosa distruggere in Germania per il loro Toro? Forse Monaco? Forse dovremmo far votare il pubblico, per vedere quali città sono disposte a risparmiare“.

Ad ogni modo, l’inclusione di questi nuovi paesi nella lista dei potenziali bersagli nucleari della Russia ha amplificato il senso di inquietudine e incertezza che si è diffuso tra gli stati europei. La prospettiva di essere coinvolti in un conflitto nucleare è un incubo che nessuno desidera affrontare, eppure questa minaccia si sta avvicinando sempre di più alla realtà.

L’Italia in pericolo? Quali sono i rapporti con il Cremlino?

Lo scorso settembre, l’ambasciatore russo in Italia, Aleksej Paramonov aveva parlato anche della possibilità di un eventuale coinvolgimento dell’Italia nel conflitto.

Il parere della Russia è chiaro: “Vediamo come per un anno e mezzo, sotto l’influenza del fattore di appartenenza al blocco, della pressione esterna e delle emozioni, l’Italia è stata unilateralmente alienata dalla Russia. È stata coinvolta in tutte le possibili azioni antirusse: la fornitura di armi e informazioni al regime di Kiev, la diffusione della propaganda antirussa e così via“.

E ancora: “Come il resto dei Paesi della Nato, la Repubblica italiana è diventata indirettamente parte del conflitto ucraino schierandosi dalla parte di Volodymyr Zelensky“.

Anche se l’Italia non sembra essere nella lista dei nemici principali della Russia perché le relazioni Mosca-Roma “non hanno ancora passato il punto di non ritorno“.

La Russia dividerà il mondo Euro-Atlantico? Cosa rivelano gli Stati Uniti

La retorica russa appare molto chiara: la potenza eurasiatica è pronta a “difendersi” dagli attacchi dell’Occidente. Ma questa tattica non è la sola. Dagli Stati Uniti, la Casa Bianca ha rivelato di avere le prove che la Russia stia cercando di dividere il mondo Euro-Atlantico.

Vanno in questo senso le recenti intercettazioni di alcune conversazioni tra alcuni soldati tedeschi. Secondo il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale John Kirby, i russi “tentano di seminare discordia, manifestare divisione e mostrare che l’Occidente non è unito“. Insomma, dettagli sui quali tutti abbiamo dei sospetti ma che sembrano ormai essere condivisi da gran parte degli esponenti politici internazionali.

In Europa e nell’Alleanza Atlantica, tra l’altro, in molti si stanno preparando a una possibile nuova escalation. Il ministro della Difesa danese, Troels Lund Poulsen ha detto che la Russia potrebbe attaccare un Paese della NATO entro uno spazio di tre-cinque anni… Paure condivise un po’ da tutti gli altri uomini e donne di governo d’Europa.

Con le feste di Pasqua all’orizzonte, il ‘regalo’ che Putin sembra riservare all’Occidente è quindi tutto tranne che festoso: una minaccia di proporzioni epiche, capace di mettere a repentaglio la pace e la sicurezza globali. Mentre il mondo osserva con apprensione e incredulità, l’incognita del futuro si fa sempre più pressante, lasciando sospesa l’intera comunità internazionale in un limbo di incertezza e timore. La Pasqua – che rappresenta tradizionalmente un momento di riflessione e rinascita – potrebbe trasformarsi in una prova cruciale per la stabilità del mondo moderno.

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