Qual è il segreto del successo de "L'amica geniale"?

“L’amica geniale” di Elena Ferrante è un cult mondiale: ma come mai ha appassionato così tante persone?

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Se c’è un libro che ha accomunato le opinioni di tutti, quello è stato sicuramente “L’amica geniale” di Elena Ferrante.

Ci sono però tanti libri che parlano di amore, amicizia, di infanzia ed esperienze di vita. Cos’ha di speciale “L’amica geniale”, come ha fatto a diventare un fenomeno mondiale? Sicuramente da una parte la modalità di scrittura: Elena Ferrante è stata in grado di dipingere uno spaccato di società e la vita di due donne – Elena e Lila – con parole molto semplici e che, allo stesso tempo, fanno immaginare al lettore di essere accanto a loro. E anche per la storia: raramente qualcuno ha descritto, con così tanta dovizia di particolari, l’esistenza di due donne non solo nella loro quotidianità, ma anche dando un considerevole spazio alla loro psicologia e alle loro emozioni. Quello che ne esce fuori è un nugolo di sensazioni che portano a soffrire e gioire con loro e a credere quasi che tutte quelle cose stiano succedendo anche a noi.

Ed è forse questo uno dei punti forti de “L’amica geniale”. Il fatto che è impossibile non immedesimarsi nella vita di Elena e Lila. Elena Ferrante racconta la condizione delle donne, di tutte le donne al mondo. Attraverso due bambine nate in un’altra epoca storica e con una condizione sociale oggi difficilmente riscontrabile, perlomeno in Italia. Ma com’è possibile allora sentirle così vicine a noi? Tramite le esperienze che vivono e i loro conflitti interni. Le contraddizioni nel loro rapporto d’amicizia sono le stesse contraddizioni che viviamo noi con le persone più vicine. Elena e Lila mostrano come il candore della loro relazione sia poi rovinato dalla brutalità delle loro esistenze. E di come, nonostante tutto, rimangono sempre l’una al fianco dell’altra, impossibilitate a staccarsi. Mostrano come fare scelte sbagliate sia parte della vita e di come queste vadano a rovinare i loro piani. Ma anche di come, a un certo punto, siano in grado di rialzarsi a testa alta e contrattaccare.

Elena e Lila hanno combattuto tutta la loro vita. Sono cadute, si sono fatte male, ma si sono sempre rialzate. Piene di cicatrici e amarezza ma con la voglia di non darla vinta a nessuno.

Per Elena e Lina non esiste lieto fine. O almeno non il lieto fine come quello che ci hanno insegnato le favole. Ed è questo che ci porta a fare sempre il tifo per loro. Perché è come se lo facessimo per noi stessi.

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