La birra è un antidolorifico. Lo dice la scienza

La birra è un potente antidolorifico. A rivelarlo uno studio scientifico, secondo cui agirebbe sul corpo umano come il paracetamolo

12 Novembre 2017

La birra? È un potente antidolorifico. Secondo uno studio pubblicato su The Journal of Pain, bastano due bicchieri di birra per avere un effetto maggiore del paracetamolo. Lo studio è stato realizzato dall’Università di Greenwich dove un team di ricercatori ha scoperto come una pinta sia in grado di agire contro il dolore. Se si innalza il contenuto di alcol presente nel sangue dello 0,08 per cento, il corpo in questo modo aumenterà la soglia del dolore, riducendo l’intensità di quello che viene percepito.

“I risultati – hanno svelato gli esperti – suggeriscono che l’alcool è un analgesico efficace che fornisce riduzioni clinicamente significative nei punteggi di intensità del dolore. Questo potrebbe spiegare l’abuso di alcol in coloro che hanno un dolore persistente, nonostante le potenziali conseguenze per la salute a lungo termine”.

Ma come fa la birra ad agire come un medicinale? Per ora gli scienziati non hanno ancora trovato una risposta. Secondo le prime ipotesi l’alcol colpirebbe i recettori del cervello, ma è anche probabile che sia in grado di rilassare e abbassare la tensione. “L’alcol può essere paragonato con farmaci oppiacei come la codeina e l’effetto è più potente del paracetamolo” ha spiegato Trevor Thompson, professore dell’Università di Greenwich di Londra.

Gli esperti tuttavia hanno ribadito come i risultati dello studio non abbiano come obiettivo quello di dimostrare che la l’alcol fa bene alla salute, ribadendo come il suo consumo a lungo termine sia sempre dannoso. Nonostante ciò da tempo la scienza ha svelato gli effetti positivi della birra. Questa bevanda  infatti farebbe bene ai reni, aiutando ad incrementare il colesterolo buono e riducendo il rischio di attacco cardiaco del 30%. Non solo: consentirebbe anche di diminuire l’osteoporosi e di migliorare la circolazione, rendendo le arterie molto più flessibili. Come sempre il segreto è un consumo moderato e soprattutto responsabile.

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