Cos'è e come si forma un Medicane, il ciclone del Mediterraneo

Questo fenomeno metereologico è sempre più frequente alle nostre latitudini complice anche il cambiamento climatico.

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Si chiama Medicane, ovvero ‘Mediterranean’ + ‘Hurricane’, il fenomeno meteorologico sempre più frequente nei nostri mari. Si tratta di un vero e proprio ciclone analogo a quelli che investono le regioni tropicali che si sviluppa nelle acque del Mediterraneo. Simile forza, simile impatto distruttivo sull’ambiente urbano e non urbano. Le immagini satellitari ne mostrano bene la struttura con un occhio dallo sviluppo circolare al centro.

Da ‘Qendresa’ datato novembre 2014 a ‘Numa’ del novembre 2017 fino a ‘Zorbas’, che ha toccato le nostre coste a nel settembre 2018. I nomi, come avviene spesso con gli uragani d’oltreoceano, suonano quasi poetici ma dietro nascondono la portata violenta del fenomeno. L’ultimo ha investito la Sicilia nel 2020 ma le previsioni parlano di un possibile nuovo Medicane per gli ultimi giorni di ottobre 2021. Così, dopo il maltempo sull’isola e sulla Calabria una nuova allerta è all’orizzonte.

Ma come si forma questo ciclone del Mediterraneo? Alla base c’è l’incontro tra aria fredda e aria calda sul mare in una zona di bassa pressione. Lo scontro di queste grandi masse genera nubi connettive che si muovono circolarmente attorno a un nucleo generando il tipico ‘occhio’. Attorno al centro, dunque, si sviluppano temporali, piogge a carattere torrenziali e venti forti.

Così, il maltempo trasporta tutta l’umidità che sale dalla superficie mediterranea scaricandola con violenza sulla terra più fredda. A farne aumentare l’incidenza e la frequenza anche nel nostro Paese ci si mette proprio l’incremento delle temperature. Il surriscaldamento climatico, infatti, comporta una maggiore differenza termica tra le acque e la terraferma; questo comporta una maggiore energia che circola nell’atmosfera e alimenta il sistema meteorologico. Per questo, anche nel bacino del Mediterraneo i cicloni possono arrivare a potenze sostenute.

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