La mamma da record sul tapis roulant

L'incredibile storia della donna che malgrado l'amputazione di una gamba ha battuto un importante record

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Quando Amy Palmiero-Winters (USA) si è scontrata con un veicolo mentre era in sella alla sua moto anni fa, non avrebbe mai pensato che un giorno avrebbe detenuto un titolo Guinness World Records. Uno sfortunato scherzo del destino nel 1994 ha provocato un’amputazione sopra il ginocchio della gamba sinistra, obbligando la donna a imparare di nuovo a camminare, nonostante si fosse qualificata per la maratona di Boston pochi mesi prima.

In ospedale, mentre i medici lavoravano per salvare il più possibile della sua gamba, Amy stava cercando di capire come sarebbe mai tornata a uno dei suoi hobby preferiti. Durante tutta la sua vita, come riporta Guinnessworldrecords.com, la corsa era stata l’attività che aveva usato per sfuggire ai problemi di ogni giorno.

Ora, dopo 25 interventi chirurgici, pesanti sessioni di fisioterapia, riabilitazione, determinazione emotiva e la volontà di andare avanti, Amy non solo corre maratone, ma batte anche ogni record. Dopo aver completato le 100 miglia più veloci su un tapis roulant per una donna, la mamma e atleta ha guadagnato il suo primo titolo Guinness World Records.

Il tentativo di record di Amy ha avuto luogo presso il Bespoke Treatments Physical Therapy a Manhattan, New York, USA, dove un team di amici e fisioterapisti si è riunito per supportarla durante le impegnative 24 ore.

Anche se ha espresso dubbi e talvolta ha avuto voglia di arrendersi, la sua squadra le ha dato il supporto emotivo e la spinta necessari per tagliare con successo il traguardo alle 21 ore e 43 minuti.

L’esperienza di Amy ha messo in mostra le possibilità illimitate per coloro che sono disabili fisici. La donna spera di continuare a ispirare gli altri a combattere oltre i confini della loro mente e raggiungere le loro ambizioni.

100 miglia sul tapis roulant sono la vita. È solo la vita. Avrai alti, avrai bassi, vorrai correre il più velocemente possibile, vorrai fermarti. Ecco cos’è la vita. Come ti senti in questo momento, passerà. Ma la sensazione di smettere e di non essere il tuo meglio in quel momento non andrà mai via”.

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