A Napoli i nonni coabitano in una casa contro la solitudine

A Napoli i nonni coabitano in una casa per combattere la solitudine e i problemi economici

6 Settembre 2017

Coinquilini, amici e compagni: a Napoli i nonni coabitano in una casa per combattere la solitudine e i problemi economici. L’idea nasce dal progetto di co-housing intitolato “Facciamoci compagnia” e realizzato da La Fenice, una cooperativa guidata da Stefano Gamra.

Il presidente dell’associazione ha 28 anni ed è figlio di un marocchino che ha sposato una donna di Acerra. Da sempre si occupa di volontariato e ha deciso di creare questo progetto a favore degli anziani con l’appoggio della Regione Campania.

L’obiettivo? Consentire ai nonni di trascorrere una vita serena, allontanando la solitudine, ma anche il pericolo di incidenti domestici e truffe. Vivere insieme inoltre consente di dividere le spese, un incentivo in più, soprattutto in un periodo di crisi economica.

L’appartamento si trova ad Acerra e comprende sette posti letto, che sono disposti in camere singole o doppie. Qui i nonni hanno a disposizione spazi privati, ma anche aree condivise, come la cucina e il salotto, dove possono incontrare amici e parenti. Non solo: tutti gli anziani, se richiesto dai loro familiari, possono essere dotati di un Gps, per rintracciarli quando escono oppure in caso di problemi.

“Non è una casa di riposo o di cura – ha spiegato Stefano Gamra, che ha ideato e seguito il progetto -, ma un appartamento dove gli anziani convivono, assistiti da alcuni operatori sociosanitari, una cuoca ed una psicologa che li aiuta nella coabitazione. Nessuno indossa il camice, e gli operatori si rivolgono agli ospiti chiamandoli nonni, in modo da farli stare a proprio agio in un ambiente nuovo. Per ora il progetto funziona, e gli anziani si trovano bene”.

L’idea sembra essere vincente e i nonni che coabitano a Napoli sono felici e sereni. “I nostri anziani meritano rispetto – ha rivelato il presidente dell’associazione La Fenice -, è per questo che ho deciso di realizzare una pratica nata in Danimarca tanti anni fa e già in uso nel centro nord. La solitudine, qui, per loro è solo un ricordo, così come i problemi legati alla gestione economica di un appartamento, che molti, ormai, non possono permettersi. Qui pagano un fisso ed hanno a disposizione gli operatori che li aiutano quando necessario, e li ascoltano”.

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