Perché è importante che i bambini usino le dita per contare

I bambini contano usando le dita delle mani. Lungi dall'essere un atteggiamento errato, la scienza suggerisce che questa tecnica è essenziale per il successo matematico

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I bambini contano con le dita e questa tecnica, lungi dall’essere criticata in quanto infantile, viene ritenuta da alcuni scienziati come essenziale per ottenere dei successi in campo matematico. Molti insegnanti sono stati indotti a credere che l’uso della dita sia inutile o qualcosa che debba essere abbandonato nel minor tempo possibile ma la scienza sta rivalutando l’intera questione. Un ramo convincente e piuttosto sorprendente delle neuroscienze ha dimostrato infatti l’importanza di una zona del cervello umano che vede le dita anche quando queste non vengono utilizzate per fare calcoli o enumerazioni.

In uno studio pubblicato lo scorso anno, i ricercatori Ilaria Berteletti e James R. Booth hanno analizzato una specifica regione del nostro cervello che è dedicato alla percezione e alla rappresentazione delle dita conosciuta come sistema somatosensoriale. Gli studiosi hanno fatto svolgere delle sottrazioni complesse ad alcuni ragazzini tra gli otto e i tredici anni ed hanno scoperto che l’area somatosensoriale si illumina anche se gli studenti non contano con le dita. Questa zona risulta ancora maggiormente impegnata in presenza di problemi più difficili. Sorprendentemente, gli scienziati hanno quindi rivelato che noi esseri umani “vediamo” una rappresentazione delle nostre dita nel nostro cervello.

Sia gli studi comportamentali che le neuroscienze hanno dimostrato inoltre che se le persone ricevono una formazione peculiare sulle modalità di percepire e rappresentare le loro dita, ottengono migliori risultati e si realizzano in matematica. Brian Butterworth, neuropsicologo famoso in tutto il mondo che ha fondato la neuroscienza dell’educazione, va oltre ed afferma che se gli studenti non imparano a conoscere i numeri attraverso la visualizzazione delle dita, i numeri stessi non avranno mai una rappresentazione normale nel cervello. Impedire agli studenti di contare con le dita può quindi significare arrestare il loro sviluppo matematico.

Le dita sono probabilmente uno dei nostri ausili visivi più utili, nonchè uno dei sensi fondamentali, e la zona somatosensoriale del nostro cervello viene utilizzata anche in età adulta. Alcuni ricercatori hanno sviluppato specifici test da fruire a casa e a scuola al fine di migliorare la qualità della percezione della dita ed hanno scoperto che i bambini di sei anni, grazie ad essi, sono riusciti ad affinare la loro conoscenza aritmetica. La necessità e l’importanza della percezione potrebbe anche essere la ragione per la quale i pianisti ed altri musicisti, spesso, mostrano una comprensione matematica superiore rispetto a quella di altre persone che non suonano alcuno strumento.

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