Tatuaggi, 8 motivi da considerare per non farsi tatuare

Farsi un tatuaggio non è certo un evento da affrontare a cuor leggero: abbiamo elencato 8 cose che devi sapere prima di farlo. Scopri quali.

17 Ottobre 2023
Giuseppe Guarino

Giuseppe Guarino

Giornalista

Ph(D) in Diritto Comparato e processi di integrazione e attivo nel campo della ricerca, in particolare sulla Storia contemporanea di America Latina e Spagna. Collabora con numerose testate ed è presidente dell'Associazione Culturale "La Biblioteca del Sannio".

Fonte: 123RF

Farsi un tatuaggio è un passo importante e significativo per tutti coloro che optano per questo grande passo, in quanto rappresenta una maniera per esprimere se stessi attraverso una forma d’arte che rimarrà marchiata al fuoco sul nostro corpo. Tuttavia, prima di intraprendere questo viaggio verso questa forma di auto-espressione permanente, è fondamentale comprendere appieno l’intero processo. Sono diverse le cose veramente importanti: dalla scelta del tatuatore giusto alle considerazioni relative alla cura post-tatuaggio, ci sono numerosi fattori da tenere a mente per riuscire a rendere piacevole l’intera esperienza, tatuando non soltanto la nostra pelle ma anche il ricordo stesso del tatuaggio. Ma quali sono le cose che devi assolutamente sapere prima di farti un tatuaggio? Ne abbiamo elencate 8. Andiamo a scoprirle insieme.

8 cose da sapere prima di fare un tatuaggio

Andiamo quindi a vedere quali sono le 8 cose da sapere prima di farsi un tatuaggio:

  • Scegliere un tatuatore professionista: la scelta del tatuatore giusto è fondamentale per garantire la qualità e la sicurezza del tuo tatuaggio. Optare per uno studio affidabile e non basarsi solo sul prezzo può prevenire futuri rimpianti. Anzi, spesso chi ha i prezzi troppo bassi va guardato con sospetto.
  • Condizioni igienico-sanitarie dello studio: verificare le condizioni igieniche dello studio è essenziale per evitare qualsiasi rischio di infezione. L’uso di strumenti monouso e l’osservazione delle pratiche igieniche sono indicatori cruciali di un professionista serio (e sono anche il minimo sindacale).
  • Considerare reazioni allergiche: comunicare apertamente con il tatuatore riguardo alle proprie eventuali allergie o sensibilità della pelle è fondamentale per prevenire reazioni indesiderate. La scelta dei pigmenti giusti può contribuire a evitare spiacevoli complicazioni che potrebbero rendere un incubo l’intera esperienza..
  • Posizione del tatuaggio: la scelta della posizione del tatuaggio è importante per garantire la sua durata nel tempo e per evitare di stancarsi a furia di averlo sempre sotto gli occhi. Per questo motivo è meglio scegliere con cura la posizione dove farlo, optando in genere per posti meno visibili (collo, spalle, inguine). Evitare anche di farlo sulle mani, dove rischia di sbiadire con maggiore velocità.
  • Gestire il dolore: essere consapevoli delle aree più sensibili del corpo e prepararsi mentalmente per il processo può aiutare a gestire meglio il dolore durante la seduta di tatuaggio. In generale, i posti dove fa più male sono il piede, la parte interna del braccio, l’interno coscia e le costole.
  • Cura post-tatuaggio: adottare corrette pratiche di cura post-tatuaggio, come evitare bagni prolungati e l’esposizione diretta al sole, può favorire una guarigione ottimale e preservare la vivacità del colore nel tempo. Altrimenti il tatuaggio sbiadirà presto.
  • Pensare al futuro: riflettere attentamente sul design del tatuaggio è cruciale, considerando che la rimozione di un tatuaggio è più complessa e dolorosa rispetto alla sua applicazione. Bisogna quindi fare sempre attenzione al soggetto, al disegno o alla scritta che si vuole imprimere sul proprio corpo.
  • Prepararsi mentalmente e fisicamente: prepararsi adeguatamente per il giorno del tatuaggio, sia fisicamente che emotivamente, può aiutare a rendere l’esperienza più confortevole. Un buon riposo e una alimentazione leggera contribuiscono a migliorare la resistenza al dolore e a promuovere una guarigione più rapida.

Scopri anche:– I 10 posti più dolorosi dove farsi un tatuaggio

Cosa si rischia facendo un tatuaggio?

Nonostante i tatuaggi siano estremamente popolari, è importante sempre prendere in considerazione i potenziali rischi associati a questa pratica artistica. Mentre praticamente tutti i tatuatori professionisti adottano rigorose pratiche igieniche e utilizzano strumenti monouso per ridurre al minimo i rischi, ci sono ancora alcune potenziali complicazioni da tenere sempre in considerazione. Andiamo a vedere quali sono:

  • Infezioni cutanee: se gli strumenti non vengono sterilizzati correttamente o se le pratiche igieniche da rispettare nell’intera operazione non vengono eseguite scrupolosamente, c’è un rischio di contrarre infezioni cutanee come stafilococchi o streptococchi.
  • Reazioni allergiche: alcuni pigmenti utilizzati nei tatuaggi possono causare reazioni allergiche, che vanno da lievi irritazioni cutanee a gravi reazioni allergiche che richiedono cure mediche immediate.
  • Cicatrici e cheloidi: in alcune circostanze, la pelle può reagire alla procedura del tatuaggio formando cicatrici e cheloidi, soprattutto se la pelle non guarisce correttamente o se il tatuaggio viene fatto su una zona a rischio.
  • Trasmissione di malattie infettive: se gli strumenti non vengono correttamente sterilizzati, esiste un rischio di trasmissione di malattie infettive come l’epatite B, l’epatite C o l’HIV.
  • Reazioni avverse durante la guarigione: alcune persone possono sperimentare una guarigione difficile, con un’alta sensibilità, prurito e rossore nella zona del tatuaggio, che può richiedere cure mediche aggiuntive.

Dove non ci si può tatuare? E chi dovrebbe evitare di tatuarsi?

Ma vi siete mai chiesti su quali parti del corpo non ci si può tatuare? Vediamolo insieme:

  • Nei: la pelle nei pressi dei nei è una zona sensibile e delicata che dovrebbe essere evitata durante il processo di tatuaggio. Solo mantenendosi a un centimetro di distanza da un neo è possibile individuare qualsiasi trasformazione del neo per tempo.
  • Zone con vene e arterie importanti: tatuarsi su queste aree potrebbe aumentare il rischio di sanguinamento e altre complicazioni. È importante prestare particolare attenzione a zone come il collo, i polsi e le caviglie, dove le vene e le arterie sono più vicine alla superficie della pelle.

Inoltre è sconsigliato tatuarsi nelle zone con la pelle sensibile o sottile:

  • Palpebre: la pelle sottile delle palpebre è altamente sensibile e tatuarsi in questa zona può causare potenziali danni alla vista.
  • Pelle intorno agli occhi: tatuarsi vicino agli occhi può portare a problemi di irritazione e infiammazione.
  • Zone intime: tatuarsi nelle zone intime possono causare disagio durante il processo di guarigione a causa dell’attrito costante e della possibile presenza di batteri.
  • Ascelle: la pelle delicata delle ascelle può essere facilmente irritata se tatuata.
  • Capezzoli: i tatuaggi possono influenzare la sensibilità e la funzionalità del seno, pertanto è generalmente consigliabile evitare di tatuarli.

Quali soggetti, invece, dovrebbero evitare di tatuarsi? Andiamone a vedere subito l’elenco:

  • Malati di diabete: il diabete può influire sulla capacità di guarigione della pelle, aumentando il rischio di complicazioni durante il processo di tatuaggio.
  • Persone affette da emofilia e anemia mediterranea: queste condizioni possono causare problemi di coagulazione del sangue e aumentare il rischio di sanguinamento durante il tatuaggio.
  • Soggetti affetti da epilessia: le persone affette da epilessia potrebbero essere sensibili agli stimoli visivi e potrebbero avere una reazione avversa al processo di tatuaggio.
  • Soggetti affetti da epatite: a causa del rischio di trasmissione di infezioni, le persone con epatite dovrebbero evitare il tatuaggio o richiedere precauzioni extra per garantire la sicurezza.
  • Soggetti in condizioni di immunodeficienza e HIV.

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