I tatuaggi sono la nuova “moda” di questi ultimi anni. Tutti vorrebbero farne uno, ma spesso si rinuncia per paura del dolore che si può provare. Il dolori possono variare, infatti, in base alla zona tatuata. Vediamo insieme le parti del corpo più dolorose e quanto può far male un tatuaggio.
Tatuaggio: dolore e rimedi
Il dolore del tatuaggio è soggettivo, infatti cambia da persona in persona. Pertanto, ognuno vive la propria esperienza personale. Può capitare di ascoltare pareri di coloro che hanno fatto dei tatuaggi grandi e sentire di affermare di non aver sentito dolore da alcuni, mentre da altri di averlo sentito. Un fattore molto importante è avere un tatuatore bravo. Se avete un tatuatore di fiducia, questo vi semplificherà il tutto in quanto sapete a chi vi state affidando.
Gli strumenti utilizzati dal tatuatore sono gli aghi, differenti da quelli di una siringa, e i pigmenti colorati. Quindi se avete paura degli aghi, state tranquilli in quanto questi non vanno in profondità poichè penetrano fino al secondo strato di pelle. Cosa importante da ricordare è non bere alcolici e non prendere medicinali prima di fare un tatuaggio, in quanto ciò può aumentare il sanguinamento.
Zone del corpo in cui il tatuaggio fa male
Il dolore che provoca un tatuaggio dipende molto dalla zona in cui viene fatto. Ci sono alcune parti del corpo dove il dolore è più acuto, ad esempio sopra le ossa e in zone ricche di terminazioni nervose. Questi non sono gli unici fattori. Un altro fattore che incide è la dimensione del tatuaggio. Se la dimensione è piccola, il dolore sarà minore in quanto il lavoro svolto dal tatuatore sarà “breve”; se la dimensione è grande, il dolore sarà maggiore in quanto il lavoro è più lungo.
Se il disegno scelto è grande ci sarà bisogno di prenotare più sedute di lavoro, in quanto completarlo tutto in una giornata risulterebbe stancante e alquanto doloroso. I tatuaggi in bianco e nero, rispetto quelli colorati, sono meno dolorosi poiché il tatuatore non deve colorare nulla ma solo farne il contorno.