Sanremo 2024, i 54 anni di Giovanni Allevi raccontati dai suoi capelli: come sono cambiati

Giovanni Allevi compie 50 anni, e a raccontarci molto di lui, oltre ai suoi dischi, è la sua celebre chioma

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Giovanni Allevi ha fatto il suo ritorno emozionante sul palco di Sanremo per il Festival della canzone italiana targato 2024, dopo una lunga lotta contro il mieloma. Inizialmente, ha indossato un cappello che mostrava solo parzialmente i suoi capelli bianchi e ricci, una novità rispetto al suo solito aspetto.

Il ritorno di Giovanni Allevi

Il suo monologo prima di suonare al pianoforte (dopo quasi due anni dall’ultimo concerto a Vienna) ha toccato corde emotive profonde. Ha raccontato la sua esperienza con la malattia e la gratitudine per la vita e il sostegno ricevuto.

“I guerrieri sono i genitori dei piccoli pazienti” ha affermato Allevi, riconoscendo il loro coraggio. Nonostante le sfide fisiche, Allevi è ritornato alla sua passione con un’anima piena di determinazione: “Non potendo più contare sul mio corpo, suonerò con tutta la mia anima”.

Il suo gesto liberatorio di togliersi il cappello e mostrare i suoi capelli ricci e bianchi ha rappresentato un momento simbolico di rinascita e accettazione di sé: “Com’è liberatorio essere sé stessi!” ha dichiarato, emozionato, salutando infine il pubblico con parole speciali: “perché domani per tutti noi ci sia sempre ad attenderci un giorno più bello”. La sua esibizione ha toccato il cuore del pubblico, segnando un momento memorabile nella storia del Festival di Sanremo.

La carriera di Giovanni Allevi e i suoi capelli come segno distintivo

Compositore, direttore d’orchestra e pianista: Giovanni Allevi ha venduto milioni di dischi, ha decine di premi in cassaforte e la sua immancabile chioma ribelle ad accompagnarlo. Definito “un talento pop” della musica classica, Allevi è ricordato da molti, oltre che per i suoi brani e l’innegabile talento al pianoforte, anche per la sua insolita capigliatura. Una folta chioma riccia più simile a quella delle star del rock degli anni ’80 che a quella degli impomatati pianisti di musica classica.

Eppure quel look così particolare e unico nel suo genere si adatta perfettamente al ruolo che il pianista marchigiano è riuscito a ritagliarsi nel panorama musicale internazionale: una chioma ribelle per l’enfant terrible che ha lasciato annichilito il mondo accademico con la sua straordinaria versatilità e carisma. Una rivoluzione che parte dagli spartiti, in cui prevalgono una nuova intensità ritmica e melodica carica di suoni contemporanei, per arrivare ad un’immagine lontana anni luce da quella dei colleghi più famosi.

Suona quasi come un atto di sfida al sistema accademico quella di non rinunciare alla propria chioma in favore di uno stile più ordinato e in linea con i diktat del mondo della musica classica: in 54 anni Allevi ha cambiato le sue composizioni, si è fatto guidare da influenze sempre nuove attraversando generi molto diversi, ma i suoi ricci ribelli sono rimasti sempre lì, anche adesso che combatte contro la malattia. Fino a qualche tempo fa erano tutti neri, oggi – dopo aver iniziato una battaglia contro il mieloma – i ricci sono gli stessi, sono ricresciuti ma sono tutti bianchi.

Da quando ha iniziato a muovere i primi passi nel passo della musica che conta fino ad oggi, il compositore è rimasto fedele al suo look da cartone animato, che lo ha inevitabilmente avvicinato anche alle nuove generazioni. Il resto, chiaramente, lo ha fatto musica: con 10 album all’attivo, centinaia di migliaia di copie vendute e un lungo elenco di collaborazioni che abbracciano grandi nomi della musica classica così come star del pop, Giovanni Allevi è uno dei musicisti italiani più richiesti nel mondo.

Eppure non c’è traccia in lui del freddo distacco e della rigida eleganza che contraddistingue i musicisti più famosi. Con quei capelli indomabili e gli occhiali spessi Allevi rimane il fratello maggiore, il compagno di banco o l’amico fidato che tutti vorremmo al nostro fianco. Con un talento fuori dal comune, s’intende.

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