Cicale zombie dagli occhi rossi, attesa invasione: in quale mese

Scienza e religione leggono con preoccupazione l’aumento della popolazione globale di cavallette. Ecco cosa potrebbe succedere.

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Il cambiamento climatico sta registrando fra le sue conseguenze globali più dannose anche l’aumento delle locuste ed altri tipi di insetti. Questi animali, infatti, da diversi anni, sono ormai una vera e propria piaga per le coltivazioni e gli allevamenti in molte zone del mondo e la loro diffusione è destinata ad allargarsi ancora di più. Parlare di ‘piaga’ e di cavallette, fra l’altro, riporta alla mente pagine bibliche e anche in questo senso le previsioni – o profezie che dir si vogliano – non lasciano indifferenti.

Locuste invadono l’America

Negli Stati Uniti, un evento eccezionalmente raro sta per verificarsi, coinvolgendo due covate di cicale che si incontreranno dopo ben 221 anni. Questo affascinante spettacolo naturale avrà luogo durante la prossima estate, quando i due gruppi di cicale del genere Magicicada emergeranno dal terreno per unirsi in un maestoso rituale di accoppiamento.

Le cicale Magicicada, una specie diffusa solo nell’America settentrionale orientale, hanno un ciclo vitale unico e misterioso. Milioni, se non miliardi, di esemplari emergono dal terreno ogni 13 o 17 anni, creando uno spettacolo straordinario nel paesaggio. Due covate, la Brood XIII a ciclo vitale di 17 anni e la Brood XIX a ciclo vitale di 13 anni, si sincronizzeranno in un grande concerto di vocalizzazioni e ronzii per attirare le femmine. Questo incontro unico si ripete dopo oltre due secoli, con l’ultimo evento documentato che risale al 1803.

Gli stati americani più coinvolti in questo spettacolo naturale saranno il Wisconsin e l’Illinois. Dopo l’accoppiamento e la deposizione delle uova, le cicale moriranno el giro di poche settimane. L’evoluzione delle cicale Magicicada rimane uno degli enigmi più affascinanti per la scienza. La loro straordinaria puntualità è un mistero che ha incuriosito numerosi studiosi nel corso degli anni. Si ritiene che questo ciclo lungo e scandito protegga le cicale dai predatori, impedendo loro di adattare il proprio ciclo vitale a quello di questi insetti.

Gli esperti sottolineano che le cicale sono creature innocue e “non possiedono meccanismi di difesa speciali”, ma la sincronizzazione delle loro emersioni dalla terra, sembra essere una strategia per garantire maggiore sicurezza al gruppo. Il prossimo appuntamento per la Brood XIII e la Brood XIX sarà tra altri due secoli, nel 2245, se i conti risulteranno esatti. Basterà attendere la prossima estate per scoprirlo.

Insetti sempre più resilienti ed aggressivi

Partendo dagli studi scientifici, intanto, la prospettiva non è certo rassicurante dal momento che l’aumentare delle temperature farà proliferare la popolazione di locuste. Non solo, questi insetti – che sopravvivono bene anche in condizioni di siccità – diventeranno anche più aggressivi e resistenti. Secondi alcuni studi, infatti, proprio il caldo migliorerebbe sia le funzioni digestive sia la riproduzione delle cavallette che, di conseguenza, si moltiplicheranno molto più velocemente che in altre condizioni climatiche.

Un quadro, dunque, che in pochi anni potrebbe mettere in ginocchio le economie di molti paesi africani e di intere aree del Sud America, già alle prese con invasioni di locuste difficilmente gestibili. Passando, invece, alle pagine bibliche, l’aumento del numero delle cavallette sarebbe sempre da leggersi come un segnale di punizione divina. Tra le dieci piaghe che colpirono l’Egitto per aver ridotto in schiavitù gli ebrei, l’invasione di questi insetti è stata interpretata come nefasta anche ai giorni nostri.

Lo studioso Melvin Sandelin, infatti, considera l’epidemia da Coronavirus e l’avanzare delle locuste come segni che la fine del mondo è vicina. Al virus e alle cavallette si aggiungerebbero, poi, tra i segni inequivocabili, anche i conflitti bellici in corso, le carestie e i terremoti. Il predicatore invita, quindi, i fedeli a non averne paura dal momento che Gesù sarebbe vicino al ritorno ma, certo, l’idea dell’Apocalisse alle porte non è il migliore degli scenari per il futuro dell’umanità.

 

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